"Grande Po, conoscere
e difendere il territorio:
e quei visionari..."
Egregio Direttore,
Ci fu un periodo importante , dove la sensibilità ambientalista attraversava l’operato di parecchie amministrazioni comunali, con un occhio attento al futuro. I paesi in quel periodo iniziarono a vedere al loro interno la piantumazione di nuovi alberi, mentre questi un tempo molto presenti nei campi , venivano tolti per l’asciare spazio alle colture.
Scelte coraggiose che andavano in controtendenza, si usciva dai soliti schemi , si iniziava a ripensare che il territorio comunale non finiva dove sorgeva l’argine maestro, ma proseguiva nella sua golena, sino alle sponde del fiume Po, quel fiume che ha caratterizzato e contaminato da sempre i cittadini che abitavano e abitano le due sponde.
Come dimostra a pieno titolo il libro “IL ROSSO E IL VERDE”, titolo che vuole rappresentare in modo emblematico il rosso delle amministrazioni di sinistra e il verde che rappresentava le sensibilità ambientaliste, che numerose erano parte di quelle amministrazioni. Un piccolo particolare, a Gussola vi è via Bellena e via Capra ( definita da sempre Paroletta) ebbene sulla sponda Parmense vi sono un paio di località che si chiamano tutt’ora Bellena e Paroletta, cosi come Torricella del Pizzo e Torricella Parmense.
Oggi sul territorio casalasco alle OASI COMUNITARIE ESISTENTI, due a Gussola e una tra Torricella del Pizzo e Motta Baluffi si è aggiunta una definizione di parte di questo territorio molto più impegnativa, GRANDE PO, RISERVA BIOSFERA MAB UNESCO. Lo ha proclamato l’Organizzazione delle Nazioni Unite , per l’educazione , la scienza e la cultura, mercoledi 19 giugno nella sua sede di Parigi.
Un altro tassello, forse il più importante è stato inserito nel nostro territorio, ora tocca a noi farne conoscere l’importanza, la fruibilità e la difesa di questi ambiti ai cittadini, per fare in modo che tutte queste scelte alla fine non rimangano solo sulla carta e tocchino solo di striscio la cittadinanza. Perché i precedenti in questo campo non sono lusinghieri, è assurdo che sul territorio casalasco ci siano ambienti riconosciuti come ambiti di valore strategico a livello comunitario ed ora anche mondiale mentre i cittadini ne sono interdetti all’accesso, come a Gussola e Torricella del Pizzo dove ci sono cancelli in ferro sempre chiusi, oppure subito dopo la segnaletica che indica l’ambito tutelato , o che dovrebbe essere tutelato, vi si trovi quasi appiccicato il divieto di accesso.
Albertoni (ex sindaco di Motta Baluffi) fa bene a sollevare il problema dei visionari, questi cercavano di vedere per tempo lo sviluppo e la difesa del territorio, non stavano a rimorchio degli eventi ma cercavano di anticiparli. Chi pensava a collegare centro abitato e fiume Po, chi ha realizzato attracchi fluviali, chi ha individuato aree da destinare a Oasi Comunitarie, insomma un pullulare di iniziative verso i temi ambientali. Attraverso “Sinistra in festa “ abbiamo una occasione per conoscere e nel contempo discutere su alcuni di questi temi, MARTEDI 9 luglio ore 21 all’interno della festa che si svolgerà nel parco comunale dal 6 al 15 luglio.
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