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Filippo Visioli (Interflumina) racconta quell'argento italiano partito da una caduta in moto...

"Devo partire da alcuni grazie: alla Canottieri Eridanea, che mi ha messo a disposizione la piscina per potermi allenare. Alla mia allenatrice Liliana Stagnati, che mi ha seguito fuori dal campo di atletica, e a Cristiano Carnevali, fisioterapista, per i consigli".

All’argento ormai c’è abituato. Come e forse più che al riscatto. La storia recente di Filippo Visioli, classe 2002 dell’Atletica Interflumina, è fatta di cadute e risalite. Sempre al momento giusto per agganciare una medaglia preziosa e con un gradino in meno rispetto a quello più alto, situazione che di fatto rappresenta, più che una delusione, uno stimolo per (ri)provarci con ancora più forza. “Questo argento mi ha davvero soddisfatto, per come è arrivato. Non dico che non me l’aspettassi affatto, ma in avvicinamento ho avuto non pochi problemi”.

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Giovanni Gardani

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