Busi, il caldo non dà tregua. Fazzi: "Soggetti deboli penalizzati, sono loro a pagare"
Pertanto chiedo e chiederò ufficialmente al Sindaco di dare un indirizzo forte a quello che sarà il nuovo Presidente e CDA della Fondazione, evidenziando le priorità assolute come la realizzazione di un nuovo impianto

CASALMAGGIORE – Qualche grado in meno. Poco, rispetto alle esigenze di una casa di riposo in cui è ancora il caldo – seppur non in tutti i settori – a farla da padrone. Serve pensare ad una revisione degli impianti perché – a prescindere dal caldo record del giugno 2019 – quelli attuali non sono evidentemente sufficenti a reggere l’urto.
Duro il comunicato sulla vicenda del consigliere de ‘Il Listone’ Alberto Fazzi. “Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) – spiega Fazzi – ho potuto constatare di persona ancora una volta che l’emergenza caldo all’interno della struttura Busi non è trattata adeguatamente. Quella che doveva essere una situazione provvisoria nell’attesa della riparazione del sistema di condizionamento, sta diventando la normalità che si protrae da qualche settimana, cioè da quando il grande caldo è iniziato.
Provo immenso dolore e rabbia nel vedere anziani residenti che pagano una retta per un servizio che ad oggi crea un disagio oggettivo, per tutti i familiari (come me) che devono assistere i propri cari e per tutto il personale sanitario che svolge un lavoro tanto difficile quanto delicato in queste condizioni.
Mi fanno male poi le continue accuse di perseguire un interesse personale elettorale, non tanto per me, ho le spalle larghe e ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare senza argomentazioni, ma per tutti quei soggetti deboli la cui condizione passa in secondo piano in questo contesto ormai insopportabile di pregiudizi e lamentele.
Pertanto chiedo e chiederò ufficialmente al Sindaco di dare un indirizzo forte a quello che sarà il nuovo Presidente e CDA della Fondazione, evidenziando le priorità assolute come la realizzazione di un nuovo impianto di condizionamento in grado di sopportare le nuove escursioni termiche dovute agli inevitabili cambiamenti climatici già in atto. Non ammetto che il Consiglio Comunale appena insediato perda tempo con inutili discussioni ed accuse, come avvenuto negli ultimi anni: a farne le spese poi sono sempre i più deboli.
Serve concretezza e pragmatismo. E se così non sarà, si metteranno in atto azioni forti ma necessarie, come quelle già attuate.
Non ci sono più scuse, nel Codice Etico della Fondazione si legge “… le attività sanitarie ed assistenziali vanno svolte nel pieno rispetto dei diritti fondamentali della persona assistita, salvaguardandone la dignità e la libertà, e sono finalizzate a migliorare lo stato di benessere fisico, psichico e morale degli assistiti”.
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