Casa di riposo Busi, aria condizionata in tilt, impianto vecchio: la minoranza chiede un intervento
Ieri pomeriggio una delegazione della minoranza consiliare composta da Valentina Mozzi, Mario Daina, Annamaria Piccinelli e Alberto Fazzi (Listone - CNC) ha effettuato un sopralluogo nella struttura
CASALMAGGIORE – 30° in un’ala del secondo piano. Nelle guardiole dell’area nucleo Venere e Mercurio, dove si trovano i medicinali, rispettivamente a 29.4° e 30.4°, alcuni spazi invivibili. Il problema invero si ripresenta ogni anno con la stessa cadenza. Colpa di un guasto all’impianto – quello di condizionamento della Casa di Riposo Busi. E forse pure colpa di un impianto non più adeguato ai tempi. 26.9° in Farmacia. E vada per il personale, giovane e vigoroso, che può pure sopportare, ma gli anziani non possono attendere oltre. “La situazione è seria, anche perché ci risulta che i medicinali debbano restare al di sotto di certe temperature”.
Il problema ‘tecnico’ può e sarà risolto, quello strutturale forse va messo in luce al di là delle polemiche partitiche e va affrontato nell’esclusivo interesse degli ospiti. E’ adeguato alla struttura? E se è adeguato perché in un’ala del II piano quello stesso impianto è stato potenziato? Non è possibile pensare ad un potenziamento di tutto l’impianto che non sembrerebbe più essere adeguato ai tempi?
Ieri pomeriggio una delegazione della minoranza consiliare composta da Valentina Mozzi, Mario Daina, Annamaria Piccinelli e Alberto Fazzi (Listone – CNC) ha effettuato un sopralluogo nella struttura. Un sopralluogo annunciato che ha pure goduto dell’accompagnamento del direttore sanitario e di quello amministrativo della struttura. Quelle sopra sono le temperature rilevate.
“Abbiamo potuto accertare – spiega Alberto Fazzi – alla presenza del personale e del direttore sanitario e amministrativo, le temperature rilevate nei locali adibiti alla conservazione dei medicinali, nei luoghi comuni e nelle stanze degli ospiti. Il sopralluogo non è stato positivo. La campagna elettorale è finita da un pezzo e di fronte ad una situazione di criticità del genere è indispensabile muoversi cercando di risolvere il problema il prima possibile, qualsiasi sia il colore politico, che per me deve rimanerne fuori, perché qui si parla della salute di centinaia di anziani spesso con patologie gravi. Ringraziamo pertanto il personale e la direzione per la cordiale disposizione con la quale ci ha accolto e ci ha permesso di capire la situazione nei dettagli. Ieri noi c’eravamo anche per dare solidarietà al personale che nonostante le temperature superiori a 30 gradi all’interno di alcuni locali, svolge mansiono fisiche impegnative. Non posso però più accettare che ogni azione che proviene dall’opposizione venga declassata a mera campagna elettorale con conseguente minimizzazione del problema, perché sotto gli occhi di 10 persone oggi sono state accertate temperature non adeguate o comunque sconsigliate”.
“La risposta che ci viene data è relativa al caldo eccezionale – spiega Mario Daina – ma forse bisognerebbe ragionare su un impianto non adeguato per far fronte a questa situazione. Quello che è un problema tecnico sta diventando un problema strutturale, per gli ospiti e per gli operatori sanitari. I pinguini non risolvono il problema”.
“Il problema – aggiunge Annamaria Piccinelli – va affrontato e risolto perché non basta farlo aggiustare. Se l’impianto dovesse bloccarsi del tutto, qual’è il piano di emergenza?”. L’opposizione chiede che si cominci a pensare ad un adeguamento, così come già fatto in un’ala del secondo piano. Ieri intanto il guasto è stato risolto. Ma i problemi restano e sono problemi ai quali vadata una soluzione.
“Il nostro – ha concluso Valentina Mozzi – non vuole essere un intervento critico nei confronti di qualcuno. Ringraziamo i direttori che ci hanno accompagnato ed il personale della struttura per la loro disponibilità. Quella di oggi (ieri per chi legge, ndr) vuole essere un’azione propositiva. Chiediamo una RSA che anche da questo punto di vista funzioni adeguatamente”.
N.C.