Giuseppe Degrada, il leone di El Alamein, ci riprova: sabato il volo col paracadute a 98 anni!
Il parà della Folgore si era già lanciato il 25 aprile di due anni fa, quando con 96 primavere sulle spalle, Degrada onorò alla sua maniera il giorno della Liberazione, sempre al Migliaro. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CREMONA/CASALMAGGIORE – Ci riprova: Giuseppe Degrada non vuole smettere di stupire. Uno degli ultimi reduci di El Alamein, una delle battaglie simbolo e più cruente della Seconda Guerra Mondiale, residente a Canevino in provincia di Pavia ma per trent’anni di casa a Casalmaggiore, e molto conosciuto nella nostra provincia, sabato si lancerà ancora col paracadute. Lo farà in tandem, seguito da uno dei maestri dell’aeroporto Migliaro di Cremona, con tutte le cautele del caso.
La data è già stata fissata, salvo eventuali inghippi o contrattempi che, considerata l’età di Degrada, potrebbero starci e sarebbero fisiologici: a 98 anni, Giuseppe Degrada, però, merita già in questa lunga vigilia un premio e un plauso al coraggio. Il parà della Folgore si era già lanciato il 25 aprile di due anni fa, quando con 96 primavere sulle spalle, Degrada onorò alla sua maniera il giorno della Liberazione, sempre al Migliaro.
“Vorrei rifarlo”, aveva detto all’epoca Giuseppe, ed è stato di parola. Nonostante gli acciacchi, inevitabili, e qualche consiglio ad evitare il lancio, Degrada vuole provare ancora una volta l’ebbrezza di librarsi nei cieli, come faceva da giovane, quando le sue esercitazioni lo portavano a buttarsi da diverse centinaia di metri d’altezza per centrare un piccolo fazzoletto largo sì e no cinque metri, compiendo così la sua missione. Dalle esercitazioni alla pratica il passo fu brevissimo, e Degrada venne mandato – con la scusa bluff di fasulli lanci su Malta – nel 1942 a combattere in Egitto, appunto a El Alamein tra il 23 ottobre e il 5 novembre.
Seguirono gli anni della prigionia e rocamboleschi salvataggi, oltre ad una vita sempre dedicata al prossimo, che ha fatto di Giuseppe Degrada, prima che un soldato e un reduce, un esempio di volontariato anche a Casalmaggiore presso la Cooperativa Santa Federici e non solo. Giuseppe, che rispetto a quel lancio di due anni fa ha perso nel frattempo la moglie Olga, sabato alle 8.30 – molto presto per evitare il più possibile il caldo – avrà una dedica speciale e un motivo in più per riprovarci.
G.G.