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Martignana Run, quando il risultato passa in secondo piano rispetto alla bellezza

Un premio speciale alla memoria di Beppe Bellini, il volontario per eccellenza per Martignana di Po, scomparso pochi mesi dopo la prima edizione della Martignana Run, dove ovviamente prestò servizio, è andato alla sua famiglia. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1 E FOTOGALLERY

MARTIGNANA DI PO – Questa volta il nome di chi ha vinto è la cosa che conta di meno, senza nulla togliere, ovviamente, a chi ha saputo trionfare. Perché la partecipazione di quasi 200 concorrenti che hanno reso festosa la cornice di Martignana di Po nel segno e nel ricordo di Beppe Bellini, al quale è stata dedicata la seconda edizione della corsa ideata da Andrea Visioli e da Eridano Adventure, viene prima di ogni altra cosa.

Centosessantacinque iscritti, alcuni anche da Brescia, Bergamo e Parma, più 25 bambini che hanno preso parte ai percorsi più brevi da 400 e da 800 metri. Per gli uomini tre giri, ossia 7.5 km, per le donne invece due, quindi 5 km. A fare la differenza né la partenza né l’arrivo, ma come recita quel detto, il viaggio ossia il “durante”: una corsa, o per qualcuno una camminata salutare, immersi in una realtà di tanti anni fa, un piccolo mondo antico, per citare Giovannino Guareschi, che si fida ancora delle sue cascine, si fa vanto delle sue aie e stalle e ancora conserva con gelosia patrizia oggetti della campagna che fu. Il tempo qui sembra essersi fermato, mentre il cronometro della gara corre via, nemmeno troppo veloce, perché più che una buona performance, mai come stavolta conviene godersi il momento.

La Martignana Run, peraltro, è stata un inno alla storia e assieme all’ecologia: sono stati una ventina i concorrenti che, dai paesi limitrofi, sono giunti a Martignana zaino in spalla in bicicletta, poi sul posto si sono cambiati e sono stati pronti a partire a piedi. L’unicità del percorso è semplice da comprendere: quando capita di passare letteralmente in mezzo alle proprietà di nobili famiglie, che hanno mantenuto questi grandi palazzi ancora intonsi? Sport, arte, cultura e territorio, tutti insieme appassionatamente. Da lì il grazie a Lorenza Fadigati Dubini, giunta da Milano apposta per assistere allo spettacolo del passaggio, in attraversamento, dei corridori nella sua reggia, così come alla famiglia Borella-Marchesi, che hanno messo a disposizione il palazzo con i suoi antri più nascosti e meno conosciuti.

Un premio speciale alla memoria di Beppe Bellini – il volontario per eccellenza per Martignana di Po, scomparso pochi mesi dopo la prima edizione della Martignana Run, dove naturalmente prestò servizio – è andato alla sua famiglia. Poi – nella gara sostenuta da vari sponsor come Cleca San Martino, NamedSport, Afm, E’ Più Padania Alimenti, Pomì, Bormioli Rocco, Montagnini Fratelli, Tigotà, Genovesi, Studio Immobiliare di Andrea Visioli, Sinergy, Confort Plus, Fioreria Dondi, Az. Agricola Ganda Amalia, Az. Agricola Calza Rita, Terzi Luigi Frutta, Corte Lidia, Cà Baldesa Prodotti Ortofrutticoli, Belfiore Spugne, Fap Casaloldo – spazio ai vincitori, con Giuseppe Mancastroppa e Marina Lazzarini a bissare il successo dell’anno scorso. Ma questa una volta tanto non è stata, pur in una gara di corsa, la notizia più importante…

G.G.

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