Cultura

Sabbioneta, fila a Palazzo Forti per il casting della serie tv Rai "La guerra è finita"

Dopo avere prestato la propria bellezza come sfondo per le vicende rinascimentali della nobile famiglie fiorentina dei Medici, con due stagioni osannate a livello internazionale e con un cast di livello assoluto, Sabbioneta si rituffa nella storia.

SABBIONETA – Sabbioneta torna protagonista del piccolo schermo. O meglio, tornerà ad esserlo tra pochi mesi, il tempo di gestazione di una serie tv che la Palomar sta realizzando con il regista Michele Soavi. Dopo avere prestato la propria bellezza come sfondo per le vicende rinascimentali della nobile famiglie fiorentina dei Medici, con due stagioni osannate a livello internazionale e con un cast di livello assoluto, Sabbioneta si rituffa nella storia, questa volta andando avanti nei secoli.

Non più la collocazione rinascimentale – naturale per la Piccola Atene fondata da Vespasiano Gonzaga nel 1500 – ma molto più vicina ai giorni nostri. Il titolo dell’opera di Michele Soavi “La guerra è finita” dice molto, se non tutto. Sabbioneta, infatti, farà da sfondo agli eventi successivi rispetto alla fine della Seconda Guerra Mondiale, uno dei periodi di massima miseria per la penisola italiana, che però seppe ripartire di slancio, vivendo di lì a una quindicina d’anni il primo boom economico.

Non si andrà troppo oltre con il contenitore storico di questa opera, con Michele Riondino e Isabella Ragonese prime star e che dovrebbe andare in onda sulla Rai nel 2020, dato che la vicenda è ambientata subito dopo la Liberazione del 25 aprile 1945 e romanza la vicenda di bambini, adolescenti e adulti che seppero sopravvivere, con forza d’animo e fortuna, all’incubo dei campi di concentramento per poi ripartire. Diversa l’esperienza del 2002 quando una serie tv omonima, con Alessandro Gassman e Beppe Fiorello protagonisti, narrò sempre vicende legate alla Seconda Guerra Mondiale, che però erano incentrate sulla caduta del Fascismo, dunque sugli eventi dell’8 settembre 1943 (e successivi a quella data).

Sabbioneta, peraltro, ha già risposto presente ancora prima di divenire sede di alcune riprese, che saranno effettuate dal 26 al 29 giugno: sabato infatti Palazzo Forti, nella sua Aula Magna sita in via Accademia, è stata letteralmente presa d’assalto da uomini e donne dai 18 agli 80 anni (di fatto sono stati esclusi solo i minorenni), che si sono candidati come comparse e hanno sostenuto una sorta di provino: nessuna recitazione improvvisata, per la verità, ma l’occhio attento dei produttori ha cercato di scorgere volti e lineamenti adatti al ruolo.

La Palomar ha prodotto per la tv già Il Commissario Montalbano, Braccialetti Rossi e il più recente Il nome della rosa, dunque sul successo dell’esperienza potremmo quasi mettere la mano sul fuoco a propri e a scatola chiusa. E la presenza di Sabbioneta e di molti residenti nel comprensorio Casalasco-Viadanese non fa che alzare l’attesa, come già fu per I Medici, pure da queste parti.

Giovanni Gardani

 

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