Quel "feccia" ripetuto tre volte e un video ormai virale su tutti i media nazionali
Bongiovanni, in ogni caso, ha confermato quanto detto già il giorno dopo, quando quei 15 secondi incriminati hanno iniziato a girare nella rete: “Confermo parola per parola. Se qualcuno si sente preso di mira dalle mie parole pesanti, significa che ho mirato giusto!”. GUARDA IL VIDEO
CASALMAGGIORE – “Non ringrazio quelli che hanno sparato balle su Casalmaggiore. Quella è gente che odia Casalmaggiore, ed è feccia, rimane feccia, feccia!”. E’ partito tutto da un nostro video, dal giorno dopo le elezioni, anzi dalla mezzanotte e mezza di quel lunedì 10 giugno quando, dopo il successo elettorale al ballottaggio su Fabrizio Vappina, Filippo Bongiovanni si era lasciato andare ad uno sfogo sopra le righe.



A riprendere quel discorso, per la verità molto pacato e anche umano nella prima parte – con il grazie ai genitori e ai sostenitori per averlo supportato per l’intera campagna elettorale – erano state le telecamere di Cremona 1, con l’operatore Ivan Russo, e alcuni dei sostenitori dello stesso sindaco di Casalmaggiore rieletto mediante smartphone. Nessuno però immaginava che quello sfogo potesse finire su tutti i principali media nazionali. Il Fatto Quotidiano, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Open di Enrico Mentana, anche la trasmissione “Tagadà” di La7, senza dimenticare – nella cifra più comica e ironica della faccenda – “Ciao Belli”, storica trasmissione di Radio Deejay, che visto il mezzo ha potuto al massimo fare ascoltare l’audio.

Un video che ha contribuito a spaccare ancora di più l’opinione pubblica: c’è chi difende Bongiovanni, sostenendo che il suo sfogo si lega a un momento di particolare tensione al termine di una campagna elettorale durissima; chi invece lo attacca senza timori di sorta “perché un sindaco non può esprimersi così, visto il ruolo che ha”. E c’è anche chi si muove nel mezzo tra le due posizioni. Di certo c’è che il video è diventato come detto virale e tutti ne stanno parlando. Bongiovanni, in ogni caso, ha confermato quanto detto già il giorno dopo, quando quei 15 secondi incriminati hanno iniziato a girare nella rete: “Confermo parola per parola. Se qualcuno si sente preso di mira dalle mie parole pesanti, significa che ho mirato giusto!” ha scritto il primo cittadino casalese.

Nel gioco dell’ironia, non manca chi ha ideato una finta linea di magliette che mostra la parola “feccia” di fianco alla sagoma del sindaco durante il suo sfogo. Una risata, in tutta questa vicenda, ci sembra il male minore.

G.G.