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Gianni Fava e il fenomeno "Viadana Davvero": "Io candidato sindaco? Non direi, però..."

"Esiste la legittima ambizione di creare un contenitore aperto, che sia post ideologico e concreto, che vada oltre la politica intesa come schieramento, per occuparsi delle questioni del paese" spiega l'ex assessore di Regione Lombardia.

VIADANA – Il titolo di quel progetto, “Viadana Davvero”, non poteva certo lasciare indifferenti. Perché, anche si tratta “solo” di una pagina Facebook, in realtà sottintende qualcosa di più e un “fenomeno” capace di uscire ai social. Non solo perché “Viadana Davvero”, ideata da Matteo Davoli, che ha sostenuto il compianto Giovanni Cavatorta alle ultime amministrative a Viadana, propone quasi ogni giorno problemi concreti del comune, offrendo così spunti di discussione.

Il punto, infatti, è che “Viadana Davvero”, ricalca volutamente (ogni riferimento stavolta non è affatto casuale) “Sabbioneta Davvero”, ossia il progetto che più di tutti nel comprensorio Oglio Po ha fatto sentire il clangore dello scontro tra le due anime interne alla Lega (o ex Lega Nord, per qualcuno mica tanto ex…) a livello Casalasco-Viadanese e il fragore della caduta della cosiddetta Lega “ufficiale”. A Sabbioneta, ormai è noto, Marco Pasquali ha superato tutti, anche Werther Gorni, che era il candidato prescelto – qualcuno preferisce dire imposto – dalla Lega di Mantova. Arriverà dunque un tentativo di “golpe”, nel 2020, pure a Viadana?

Gli attivisti di “Viadana Davvero”, ora come ora, sono una quarantina: tutti reali, benché il conteggio si basi giocoforza su una piattaforma virtuale. E quando si parla di Lega dissidente, Lega Nord o comunque di un movimento – un po’ politico e un po’ civico – che ha preso le distanze dal movimento a livello nazionale guidato da Matteo Salvini, viene in mente subito una persona, ex assessore all’Agricoltura – per restare all’ultimo ruolo – di Regione Lombardia.

Gianni Fava, ancora lei? “In realtà io osservo, e non do diktat, al massimo qualche indicazione, come è nel mio stile. Vedo però che “Viadana Davvero”, da semplice pagina Facebook, sta diventando un fenomeno interessante. L’Oglio Po, come comprensorio, è da sempre una terra di eretici, politicamente parlando, specie nel mantovano: una terra dove l’insofferenza verso logiche politiche preordinate altrove e imposte dall’alto o da lontano si fa talmente forte da portare a clamorosi ribaltoni. Il cittadino vota chi vuole, non chi viene imposto: a Sabbioneta il centro-destra “ufficiale” ha sfiorato il 70% alle Europee e alle Amministrative si è fermato al 20%. Vorrà pur dire qualcosa, no?”.

Sicuri che “Viadana Davvero” non sia una sua iniziativa? “Sicuro, al 100%. Ma non posso nascondere che questa pagina ha mutuato il mio pensiero: è una iniziativa aperta, estemporanea, che intanto ha però scatenato una ridda di supposizioni. E ha scaldato il mio cellulare, dato che mi chiamano in tanti per saperne di più. Esiste la legittima ambizione di creare un contenitore aperto, che sia post ideologico e concreto, che vada oltre la politica intesa come schieramento, per occuparsi delle questioni del paese. E anche se tutto è partito dai social, chi scrive, parla e propone è gente concreta, che è sul pezzo e non si improvvisa”.

Gianni Fava candidato sindaco di Viadana nel 2020: fantapolitica? “Mentre mi chiami sono a Pordenone, poi sarò a Genova. Il motivo? Il mio lavoro, che ho riconquistato dopo tanto, forse troppo, tempo speso in politica. Viadana merita un sindaco attento e presente, come è stato Giovanni. La mia carriera forse è esaurita, sempre a livello politico. Dunque la mia risposta è no, per ora”.

Per ora? “Sì, perché si vota l’anno prossimo, e allora mai dire mai. Se si votasse tra un mese, direi un no secco, perché non ho tempo. Tra dodici mesi può cambiare tutto, dunque non pongo limiti alla Provvidenza. Ma non creo nemmeno illusioni o delusioni o false speranze, a seconda dei punti di vista. Di sicuro c’è che mi impegnerò per creare una maggioranza che dal 2020 in avanti voglia il bene di Viadana: lo farò in prima persona? Non credo, ma ci sarò e darò una mano”.

Roberto Maroni però ha detto: “Gianni Fava, stai pronto”. “Credo si riferisse a qualche mini rivoluzione politica a livello nazionale, che è pronta a partire. Forse. Lui ha anche detto che ho sbagliato a chiamarmi fuori dall’agone: sono opinioni, e le rispetto. Quel che penso io a livello politico è che ogni partito può essere amico o nemico al tempo stesso, al di là di loghi e bandiere: sono amici se guardano al bene comune, diventano nemici – anche se l’area di riferimento può essere la stessa – se tutelano solo o quasi la carriera di qualche luogotenente locale. Ma a punirli non sarà Gianni Fava, bensì i cittadini, quelli che si rivoltano e che nell’Oglio Po hanno confermato, ad esempio a Sabbioneta, di essere politicamente eretici. Ecco, Viadana può diventare l’epicentro di questa eresia”.

Giovanni Gardani

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