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Cozzoli ospite al Rotary Poc: il Caimano del Po e lo sport come messaggio umanitario

Cozzoli ha poi ricordato lo stretto rapporto con Casalmaggiore e col suo ex preside (quando insegnava a Scienze Motorie) Carlo Stassano, e la necessità di legare ad ogni sua traversata un messaggio di pace e di amicizia.

ACQUANEGRA SUL CHIESE – Chi conosce Maurizio Cozzoli, il Caimano del Po, ne conosce le doti di affabulatore, nel senso positivo di narratore affascinante. Il suo incontro coi soci del Rotary Club Piadena Oglio Chiese, avvenuto giovedì sera presso il ristorante Ever Green, non è stato un elenco di imprese e record stabiliti, ma un vero viaggio nelle capacità dell’uomo e del suo rapporto con la natura che lo ospita. Non è un caso che Cozzoli sia laureato in Filosofia, peraltro con una tesi su Sant’Agostino.

Per il resto è Azzurro d’Italia per la specialità Nuoto di Gran Fondo, Cavaliere della Repubblica, socio Lions e Panathlon e ha compiuto imprese sportive in ogni angolo del pianeta, dal Camerun a New York, dall’Argentina all’Egitto, dal Canale di Suez alla Florida, dal Canada a Israele, e tanti altri luoghi. Ma non è questa la sede idonea per dare valore agonistico alle sue prestazioni in acqua, e non è stato questo l’intento di Maurizio, che invece ha approfondito il suo viaggio umano ribadendo il grande orgoglio, condito a commozione, di poter rappresentare l’Italia nei luoghi che ha visitato.

Sin dall’inizio della sua relazione Cozzoli, accompagnato dal dottor Silvano Elia Concari, ha unito il nuoto alla filosofia antica, «che mi ha permesso di aggiungere le bracciate che mancavano per arrivare in fondo». Niente muta (solo lanolina e vaselina spalmate sul corpo), niente pinne né respiratore, a Cozzoli quel che serve è il pensiero di Platone «che mi ha insegnato a vedere l’acqua con gli occhi dell’anima» e quindi il silenzio, «che mi obbligava a parlare con me stesso ed è diventato il mio migliore amico». E ancora: «Guardando le stelle ho pensato di essere l’uomo più felice del mondo, e mi sono reso conto di essere un solitario. Sto bene nella contemplazione».

Cozzoli ha poi ricordato lo stretto rapporto con Casalmaggiore e col suo ex preside (quando insegnava a Scienze Motorie) Carlo Stassano, e la necessità di legare ad ogni sua traversata un messaggio di pace, di amicizia, per unirsi spiritualmente ai problemi del mondo: «Oggi non mi interessano più le gare, le sfide e i record, mi interessa trasmettere messaggi umanitari».

V.R.

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