Scuse pubbliche o querela. Pasotto e Vappina rispondono a Mussetola: "Ha passato il limite"
Quindi chiediamo a Mussetola e Stringhini un comunicato a mezzo stampa con una chiara smentita di quanto affermato e una rettifica con scuse annesse. Dopo di che, nostro malgrado ed in mancanza di riscontro, trarremo tutte le conclusioni del caso
CASALMAGGIORE – In una campagna elettorale accesa ma comunque – almeno da parte dei candidati primi cittadini – sostanzialmente corretta capita che a far la parte del leone… da tastiera siano i candidati consiglieri. Quanto scritto però dall’ex vice presidente del consiglio comunale Giuseppina Mussetola ed avvallato dall’ex consigliere Stefano Stringhini rischia di arrivare davanti ad un giudice.
Tutto parte da un post su facebook, uno dei tanti di commento alle amministrative cittadine e di quei 51 voti mancanti per passare al primo turno. Un post di rimpianto e di fiducia per il ballottaggio, assolutamente normale. Ma la miccia poi si accende nei commenti e – ad accenderla – è l’ex vicepresidente del consiglio. “Certo che sarebbe tempo che i cittadino così bravo a lamentarsi per ogni stupidata, cominci ad essere più concreto e realista : Pasotto o Vappina – estrema sx rifondazione comunista – dimostrate vi essere favorevoli a centri islamici, appoggiare chi vi viene a vuotare la casa (sinti hanno tutti votato per Vappina ) ridurre il commercio e mercato immobiliare alla disperazione …. quindi per noi italiani – maggiorino essere ridotti al nulla …. e’ questo che volete?“. Il testo è quello integrale. Appena sotto l’approvazione dell’ex consigliere Stefano Stringhini.
Uno screenshot ed il commento di Pierluigi Pasotto sul suo profilo social: “Questo è quanto scrive sul mio conto e su quello di Fabrizio Vappina, la ‘signora’ Giuseppina Mussetola. La ‘signora’ in questione, nell’amministrazione Bongiovanni è stata consigliere comunale, e vicepresidente del consiglio comunale di Casalmaggiore. La vice di Marco Micolo. Quello che scrive è li, da leggere, non servono commenti. Scrive cose da querela, incredibili, come quella che io e il Fabri Vappina proteggeremmo i ladri di appartamento, sinti a suo insindacabile parere, per avere il loro voto. Sono cose da querela, sicuramente, ma non è questo il motivo del mio post. Io , in modo accorato ai casalaschi di qualsiasi colore chiedo .Ma può il nostro amato paese , essere rappresentato da persone che scrivono cose simili di un avversario politico, per guadagnare tre miserabili voti? … Rifletterò se querelare o meno la ‘signora’ Giuseppina Mussetola”.
Ieri pomeriggio poi il momentaneo epilogo, dopo attenta riflessione e soprattutto dopo la valutazione fatta insieme agli avvocati, da Fabrizio Vappina e Pierluigi Pasotto. La richiesta di pubbliche scuse a mezzo stampa a stretto giro o, in alternativa, la querela.
“Possiamo capire – hanno spiegato ieri Pasotto e Vappina in una improvvisata conferenza stampa – che la campagna elettorale si presti come da costume ad alzare i toni della discussione, e possiamo capire pure le dinamiche di un confronto politico dai toni accesi. Ma un conto è il fair play che non guasta mai e che sostanzialmente c’è stato tra i candidati a sindaco, fair play che ci trova favorevoli perché la politica dovrebbe comunque saper confrontarsi, un altro è il resto. Una regola non scritta della politica vuole che il confronto sia sempre effettuato sui numeri, sui progetti, sulle proposte, su quello che si è fatto o non si è fatto senza mai scendere in attacchi personali. Abbiamo letto un post in cui Giuseppina Mussetola, vice presidente del Consiglio Comunale con l’amministrazione Bongiovanni, con il supporto e la santificazione del concetto di Stefano Stringhini, ha oltrepassato i limiti. Nel post Mussetola c’è una accusa precisa a Pasotto e Vappina che vengono apostrofati come quelli che proteggono coloro che vuotano le case riferito ai Sinti di Casalmaggiore più altre amenità come quella della moschea il cui ‘problema’ ci pare abbia preso corpo durante l’amministrazione Bongiovanni e non prima. Sono affermazioni gravissime: l’accusa è in pratica quella di proteggere chi compie o ha compiuto reati, facendoci correi dello stesso reato. Con le premesse di cui sopra, vogliamo comunque mantenere i toni standard in quanto a gusto, opportunità ed intelligenza. Quindi chiediamo a Mussetola e Stringhini un comunicato a mezzo stampa con una chiara smentita di quanto affermato e una rettifica con scuse annesse. Dopo di che, nostro malgrado ed in mancanza di riscontro, trarremo tutte le conclusioni del caso”.
Una smentita e rettifica con scuse. A stretto giro. O una querela con la questione portata davanti ad un giudice.
N.C.