Politica

Orlando Ferroni: "Chi vuole il mio 6% dovrà permettermi di affiancarlo come sindaco"

I miei 500 non vogliono né Bongiovanni ne Vappina, vogliono me e il mio programma. Se qualcuno vorrà i miei voti, dovrò affiancarmi al sindaco per permettergli di governare e fare bene. Non accetto nessun'altra soluzione

CASALMAGGIORE – Baldanzoso e determinato Orlando Ferroni. In effetti i giochi li ha scompaginati soprattutto a quel centro destra che ha cercato di arginarlo sino all’ultimo ed ora, come in una scacchiera, aspetta le mosse degli altri. Con molte probabilità è fuori dal Consiglio Comunale: i 500 voti raccolti non gli basteranno per entrare comunque vada. Ma chiusosi un portone, resta la finestra sul retro dalla quale cercare di entrare.

Ammesso che qualcuno decida di farlo entrare sul serio.

“Vedo che sia a destra che a sinistra c’è panico totale – spiega – ma vorrei tranquillizzare tutti. Io mi preoccupo solo dei miei 500 che rappresento e che han scelto me per essere rappresentati, non mi interessa degli altri. I miei 500 non vogliono né Bongiovanni ne Vappina, vogliono me. Vogliono Orlando Ferroni e il suo programma. Se qualcuno vorrà i miei voti, dovrò affiancarmi al sindaco per permettergli di governare e fare bene. Non accetto nessun’altra soluzione: lo devo ai miei elettori che vorrei tranquillizzare”.

Nessun accordo al ribasso dunque. Un ruolo di peso in cambio di quel 6% di voti. “E che qualcuno non creda che voteranno lo stesso. Se avessero voluto votare Bongiovanni o Vappina lo avrebbero fatto subito”.

N.C.

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