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Vicomoscano apre la città dei Bambini 2019: maestre, commercianti e volontari al top

A partire da una scuola che si apre all'esterno ben consapevole che lo spazio - quello a pochi passi dalle classi - può insegnare tanto quanto i libri. A partire dalle proprie gambe e dai propri passi.

VICOMOSCANO – Si apre così come si era chiusa l’edizione passata ‘La Città dei Bambini’ edizione 2019. Con il sorriso dei bambini, coinvolti in una sorta di viaggio di paese dall’ottimo lavoro delle maestre della scuola elementare, dei commercianti Lara Carpanese (PanCaffé), Francesca Russo e Ornella Schiroli con Giancarla Tonghini (Hairdreams), Flavio Visioli (Agricola Visioli), Letizia Mandile (Reginella Pizzeria), Ombretta Bragazzi (Ombrefiorite), Chiara Sartori (Il filo d’erba), Stefano Stringhini, Leonardo Stringhini e Cesare Visioli che hanno presidiato il monumento ai caduti e intrattenuto i bambini al sacrario e nel giardino attiguo, dell’AS Vicomoscano per la logistica, di Carlo Sante Gardani volontario che si è dedicato alla sicurezza sul percorso e agli uomini della Polizia Municipale. Senza dimenticare il coordinamento generale di Gian Carlo Simoni.

Un viaggio tra le botteghe, le piante, i pulcini, il truccabimbi, la storia dei loro nonni e bisnonni, in cui hanno potuto sperimentarsi ed ascoltare con tante ‘maestre’ nuove oltre alle loro. Nei laboratori allestiti hanno usato le mani e l’ingegno, ascoltato, imparato qualcosa di antico e qualcosa di nuovo. I loro ‘nonni’ virtuali (ma solo per ragioni anagrafiche, non certo per capacità) sono stati per una mattina Leonardo Stringhini e Cesare Visioli, loro zio Stefano Stringhini. Con loro hanno ‘svolto’ il compito più tecnico. Quello legato al passato e al futuro. Che è pure – anzi soprattutto – il loro. Inutile dire che la novità è stata una bella ed interessante novità.

“Per loro – ha spiegato una maestra – la Città dei Bambini è meglio di una gita”. Una mamma stamattina scriveva che la figlia era emozionata della giornata che le si presentava davanti. E’ la magia delle cose. Quelle semplici, quelle che non richiedono sforzi onerosi ne giochi costosi, ma semplicemente disponibilità, gentilezza e fantasia. E’ stato tempo di scoperta anche. Dall’impasto delle pizze al travaso di una piccola vita vegetale, dai pulcini dell’azienda Agricola Visioli (una piccola perla dietro la Chiesa) ai problemi di una frazione, Vicomoscano, che soffoca nel traffico nonostante il divieto ai mezzi pesanti che vi transitano comunque come se nulla fosse e a qualunque velocità.

Una giornata slow, racchiusa tutta nel sorriso, negli occhi e nella gioia di tanti piccoli Marco Polo sulla via della seta. O sulla via dei propri luoghi d’appartenenza. Vicomoscano ha risposto alla grande, così come sempre, a partire dalle piccole attività commerciali – in cui ancora si percepisce la dimensione umana – che ancora qui resistono come fili d’erba e fiori sull’asfalto. A partire da una scuola che si apre all’esterno ben consapevole che lo spazio – quello a pochi passi dalle classi – può insegnare tanto quanto i libri. A partire dalle proprie gambe e dai propri passi.

Senza barriere, senza confini. Una favola dunque? No, una piccola e preziosa realtà.

Nazzareno Condina

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