Cronaca

Giovani dell'Azione Cattolica sulle orme di don Mazzolari: la tre giorni con il clou a Bozzolo

Una esperienza indimenticabile, conclusa così presso l’Abbazia di Santa Maria della Gironda a Bozzolo, prima del rientro in treno a casa. "Tutto si è inserito all’interno della celebrazione dei 60 anni dalla morte di don Primo" spiega Torchio.

BOZZOLO – “Adesso non domani” è lo slogan del pellegrinaggio regionale Ac Giovani che si è svolto dal 25 al 27 aprile da Mantova a Bozzolo sui passi di don Primo Mazzolari. E’ stata una bella occasione per i giovani (dai 18 ai 30 anni) cremonesi e non per conoscere o riscoprire questa carismatica figura. Partendo dal capoluogo mantovano, accolti dal vescovo Marco Busca nella bella cornice della Basilica di Sant’Andrea nel pomeriggio di giovedì 25 aprile (alle 15), i giovani hanno poi compiuto un tratto in battello sul Mincio fino al Santuario della Beata Vergine delle Grazie e hanno proseguito a piedi con alcune tappe, passando da Rivalta sul Mincio e Casatico fino a Bozzolo.

Ad accompagnare i giovani nel cammino sono state le tre immagini che Papa Francesco ha evocato nel discorso in occasione alla visita alla tomba di don Mazzolari il 20 giugno 2017: il fiume, la pianura e la cascina, gli scenari che ogni giorno riempivano gli occhi e il cuore di don Primo. Dipinto come “parroco dei lontani”, “parroco d’Italia”, “la tromba dello Spirito Santo in terra mantovana”, il sacerdote è stato così presentato ai giovani grazie ad alcune testimonianze che hanno evidenziato il coraggio, la speranza e la capacità profetica di questo grande uomo di fede.

Sabato 27 aprile i giovanni hanno avuto modo di visitare la Fondazione don Primo Mazzolari di Bozzolo, celebrando la Messa sulla tomba del sacerdote e concludendo il pellegrinaggio in una cascina dove i giovani hanno ricevuto il “mandato” (la preghiera “Mi impegno”) e hanno pranzato in compagnia con una grigliata. Una esperienza indimenticabile, conclusa così presso l’Abbazia di Santa Maria della Gironda a Bozzolo, prima del rientro in treno a casa. “Tutto si è inserito all’interno della celebrazione dei 60 anni dalla morte di don Primo – spiega il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio in un sunto della tre giorni – e vi è stata un proficua collaborazione tra Comune, Parrocchia e Fondazione”.

In sala civica, durante uno degli ultimi appuntamenti del pellegrinaggio il sindaco si è rivolto in particolare alla realtà giovanile, dopo la ricarica del pellegrinaggio dei ragazzi dell’Azione Cattolica. Il parroco don Luigi Pisani ha voluto soffermarsi sulla necessità che Bozzolo accolga i segni mazzolariani mentre il vice presidente della Fondazione Sergio Cagossi ha parlato dello sviluppo degli studi e delle conoscenze a livello europeo e mondiale. Dopo la presentazione da parte di Ildebrando Volpi del programma delle iniziative della tre giorni, è toccato al prof. Roberto Giorgio Maier dell’Università Cattolica soffermarsi sui temi del fiume, della cascina e della pianura, evocando così ancora una volta il pensiero di Papa Francesco.

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