Lettere

Demonizzare tutti i
partiti è dannoso per
tutta la democrazia

da Sante Gerelli (Sinistra Italiana Gussola)

Egregio Direttore,
come sta cambiando la partecipazione politica e amministrativa in tanti nostri comuni. Ricordo che tanti anni fa come sezioni del PCI provinciale nel corso della preparazione delle elezioni amministrative , in alcune località si consegnava a tutti i cittadini un questionario dove vi si chiedeva un giudizio su cose realizzate nel corso della legislatura che stava terminando e cosa avrebbero ritenuto importante che se si realizzasse nella legislatura che doveva venire.

Un passaggio importante, sentito dai cittadini, tanto che nell’ultima pagina, lasciata bianca di proposito, alcuni cittadini si esprimevano con giudizi e richieste. Ricordo che alla domanda tra quale realtà istituzionali i cittadini si sentivano più vicini, tra Regione, Provincia e Comune la quasi totalità si esprimeva a favore del comune, luogo istituzionale più vicino ai loro bisogni.

Sono partito da questo fatto , per analizzare l’attuale situazione, in tanti comuni oggi si presenta una sola lista, anche in amministrazioni che hanno operato bene e il giudizio dei cittadini è positivo, non si riesce a presentare liste di continuità in comuni limitrofi a Gussola, ma da quello che leggo e sento, in vari comuni sparsi sul territorio nazionale, ad esempio in un paese che frequento, Stenico in Trentino, nelle ultime amministrative si presentò solo una lista.

Il mio giudizio è amaro, soprattutto perché ho sempre creduto e credo nella politica partecipata, sia partitica che amministrativa. Si sono demonizzati i partiti, le sezioni territoriali di questi hanno chiuso i battenti in parecchie realtà locali, facendo venire a mancare quel centro di progettualità, di confronto e di indirizzo necessari per una sana democrazia, marginali sin che si vuole, ma i partiti localmente erano importanti.

Venendo a mancare questi luoghi , anche gli amministratori a mio avviso si sono sentiti soli, soli di fronte alle tante esigenze e passaggi burocratici che l’oggi richiede.
Consapevole che l’amministrare una comunità non è cosa ne semplice e neppure facile , anzi a volte è frutto di tensioni , che venendo a mancare i luoghi deputati per un sano confronto , queste tensioni vanno ad incrinare anche i rapporti personali e a portare in un vicolo cieco dei positivi progetti.

Ci si può abbracciare al civismo, ma senza delle strutture organizzate come erano alcuni tempi fa i partiti, tutto diventa più difficile, e il civismo puro a volte dura solo una stagione. In alcune realtà territoriali questi vivono ancora, anche se con una certa difficoltà, in questi casi vi è ancora una volontà positiva nel coinvolgere i cittadini, nel renderli oltre che partecipi , protagonisti.
Confido, anche se la vedo difficile , in un ritorno della politica, la quale rimetta radici anche nei piccoli comuni.

Spero che venga sconfitta la mentalità dei pochi ma buoni, perché puoi essere pur buono, ma se si rimane in pochi hai delle difficoltà a realizzare determinati progetti e più grave è che in pochi, rischi di progettare per pochi e non per la totalità dei cittadini ( le diverse sensibilità sono utili e servono).

Demonizzare i partiti, anche se sappiamo che hanno delle responsabilità, è dannoso per la democrazia, non aiuta a crescere, crea disorientamento ed abbandoni. Fare di tutta l’erba un fascio, oltre che ad essere scorretto è falso .

I fatti dei giorni nostri, i fatti della nostra quotidianità dimostrano che vi sono differenze anche sostanziali. Cerchiamo di tenere alta la tensione, perché la non volontà di presentare liste alle amministrative in un futuro non si allarghi a macchia d’olio, lavoriamo tutti per aggregare giovani e non giovani a costruire un percorso di nuovi amministratori, pur sapendo che è facile da dire , ma difficile da fare.

Ed è qua che in modo umile, i partiti devono tornare sul territorio, non accontentarsi di avere delle persone isolate che fungano solo da terminali, ma lavorare per avere dei gruppi organizzati impegnati per il bene comune. Mancano ancora alcuni giorni per la presentazione delle liste, spero ancora in un esito positivo, perché come diceva G.Gaber, La libertà è partecipazione.

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