Casapound: "A Piadena ci è stato impedito di presentarci". A Motta 'sub iudice' la posizione di Ratti
Il motivo? Da un lato carenza di tempo, dall’altro soprattutto il commissariamento del comune, che essendo sorto il 1° gennaio 2019 dopo fusione è appunto retto da un commissario prefettizio. E a Motta la posizione di Ratti è "in bilico".
PIADENA/MOTTA BALUFFI – La protesta è pacata nei toni, ma non manca. Più che altro sembra una spiegazione dei fatti, di quello che è avvenuto, non permettendo, secondo i diretti interessati, di presentare una terza lista a Piadena Drizzona, dove a sfidarsi saranno Ivana Cavazzini e Matteo Priori. Anche Casapound, o una lista comunque collegata a questo movimento di destra, voleva correre. “Ma non ci è stato permesso” spiega Rudy Bruschi Robuschi, già consigliere per Forza Nuova negli anni passati a Piadena.
Il motivo? Da un lato carenza di tempo, dall’altro soprattutto il commissariamento del comune, che essendo sorto il 1° gennaio 2019 dopo fusione è appunto retto da un commissario prefettizio. “Le strade erano due – spiega Bruschi Robusti – . Potevamo organizzare la raccolta firme in comune, e gli autografi sarebbero stato vagliati dal segretario comunale. Ma dato che per un certo periodo abbiamo provato, invano, a confluire nella lista di centro-destra che sostiene Priori, per unire davvero l’intera area politica, ci siamo mossi un po’ tardi e rischiavamo di non arrivare in tempo. A questo punto abbiamo raccolto noi le firme, ma con il commissariamento avremmo avuto bisogno dell’ok e della validazione da parte di un consigliere provinciale. Ci abbiamo provato: quelli di centro-destra ci hanno detto no, quelli di centro-sinistra, che potevano avere un interesse numerico nella presentazione della nostra lista, perché avremmo rosicchiato presumibilmente voti a Priori, hanno fatto altrettanto. Così facendo non ci siamo potuti presentare”.
Tutto regolare, invece, a Motta Baluffi, con la lista sempre legata a Casapound che sostiene Dell’Orco. Oppure no? C’è chi sottolinea che Diego Ratti non può essere candidato sia come sindaco a Cremona sia come consigliere a Motta Baluffi, dove in effetti è in lista. “Pure io – spiega Bruschi Robusti – sono in lista sia a Cremona che a Motta, pur da candidato consigliere in entrambe le liste. In ogni caso Diego è un politico navigato e conosce bene le regole: da parte nostra siamo tranquilli, aspettiamo di capire cosa farà la Prefettura che sta vagliando le varie liste. Ma, ribadisco, siamo sereni”.
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