Economia

Vinitaly, il torricellese Enrico Zanoni di Cavit premiato come benemerito del vino

Sono gli assessorati regionali all’agricoltura che individuano i nomi di coloro che, con la propria attività professionale o imprenditoriale, hanno contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica.

VERONA – Si è svolta tra domenica e mercoledì la 53ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che Verona ospita sin dal 1967, e che nell’ultima edizione ha abbattuto nuovi record: quasi 100mila mq di superficie, 4mila espositori e circa 150mila visitatori (tutti operatori del settore, per gli altri non si entra).

Nell’ambito del Vinitaly 2019 un importante riconoscimento è stato assegnato ad un casalasco, Enrico Zanoni, da anni direttore generale di Cavit e presidente di Trentodoc (che raggruppa i produttori di spumante metodo classico del Trentino) nonché consigliere nazionale di Unione Italiana Vini. Zanoni, originario di Torricella del Pizzo, è stato insignito del premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italia” intitolato ad Angelo Betti (ideatore di Vinitaly), un premio che viene assegnato dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano, e che per tradizione viene consegnato il giorno dell’inaugurazione di Vinitaly. Sono gli assessorati regionali all’agricoltura che individuano i nomi di coloro che, con la propria attività professionale o imprenditoriale, hanno contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione o del proprio Paese. La Provincia autonoma di Trento ha indicato Enrico Zanoni per l’assegnazione del premio, alla cui consegna erano presenti il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e l’assessore provinciale all’Agricoltura Giulia Zanotelli. Quest’ultima ha motivato la scelta davanti alla platea: «Zanoni ha saputo fare un gioco di squadra portando sempre più in alto il marchio del TrentoDoc».

Per la Lombardia il premio Betti è stato assegnato a Luca Formentini, presidente del Consorzio Tutela Lugana doc. I nomi di questi professionisti ed imprenditori vanno ad arricchire un Albo d’Oro composto da personalità che hanno fortemente contribuito alla crescita del sistema viticolo ed enologico italiano, tanto da farne un modello di riferimento internazionale. Ad Enrico Zanoni abbiamo dedicato un ampio spazio lo scorso 9 marzo, con un’intervista fatta nella sede Cavit a Trento, nella quale ci ha raccontato le sue origini e il suo punto di vista sul mercato internazionale del vino. A tal proposito, Zanoni lunedì ha partecipato ad una tavola rotonda sempre nell’ambito di Vinitaly sul mercato del vino nella grande distribuzione organizzata (che assorbe in Italia il 65% dei consumi), auspicando (come riportato dal Sole 24 Ore) sia da parte dei produttori che dei distributori una gestione della politica di prezzo meno influenzata dagli andamento della materia prima nelle diverse vendemmie.

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