Solidarietà

Inner Wheel CVS e Cremona, un sollevatore per il Busi. Vacchelli: "Grazie di vero cuore"

"Per vostra conoscenza, perché vi rendiate conto della situazione al di là della miriade dei fronti gestionali da affrontare, vorrei lasciarvi un elenco dei bisogni che dovremo (o dovranno, per chi verrà dopo di noi) soddisfare"

CASALMAGGIORE – Un nuovo sollevatore per la Casa di Riposo. Acquistato grazie all’impegno delle ‘donne’ dell’Inner Wheel, la parte femminile ed operativa del Rotary. Inner Wheel CVS e Cremona, uniti in un unico service a favore degli anziani. L’iniziativa è stata presentata al pubblico ieri mattina, alla presenza di Marina Troletti Scomparin (CVS), Marita Sassano Mariotti (Cremona), Marina Contini Razzini, Barbara Somenzi Alberini, Franca Flisi Vezzani, Chiara Aquaroni Ghizzini, Anna Poli Sarzi Sartori per l’Inner Wheel e a quella di Franco Vacchelli, presidente della Fondazione Busi e di Giuseppe De Ranieri, direttore sanitario della struttura Casalese.

“La nostra attività – ha spiegato Marina Troletti Scomparin – non è solo quella di ritrovarsi a cena, ma è principalmente quella di fare. Abbiamo pensato a quale service avrebbe potuto essere utile e pensato agli anziani della Casa di Riposo. Con il dottor Ranieri ci siamo incontrati ed abbiamo chiesto a lui quali potevano essere le necessità per la Casa di Riposo. Ci ha parlato del sollevatore, della necessità di averne uno in più. Nella Conviviale prepasquale abbiamo organizzato una lotteria e raccolto una cifra più che soddisfacente che oggi consegnamo per l’acquisto del sollevatore”.

“Abbiamo pensato a quali potessero essere i settori più fragini della società – ha aggiunto Marita Sassano Mariotti – e ci siamo sentite di privilegiare una delle fasce più fragili della nostra società, quella degli anziani. I nostri service sono spesso indirizzati alle fasce fragili. Donne, madri, bambini, anziani”.

“Grazie di vero cuore – ha risposto il presidente della fondazione Franco Vacchelli – perché la vostra attenzione si è posata sul Busi forse in un periodo un po’ burrascoso. Non ci si vuole naturalmente nascondere dietro ad un dito e e disconoscere le diffficoltà che dobbiamo quotidianamente affrontare perché oltre le spese correnti fisse e previste ne esistono altre nuove, perentorie e inevitabili per mantenere l’accreditamento regionale e garantire la continuazione funzionale del’intero apparato. La vostra iniziativa è oltremodo gradita perché i bisogni sono molti e troppo spesso sotraggono importanti risorse che avremmo voluto dedicare solo agli utenti, quindi implementare i sussidi per facilitarne la movimentazione è un passo che ci aiuta a raggiungere questo obiettivo. Tra l’altro soddisfa anche un altro scopo: salvare la schiena del personale addetto”.

Franco Vacchelli ha poi consegnato alle donne dell’Inner Wheel un elenco con i sussidi che ancora mancano. Chissà, magari è possibile un altro service… “Per vostra conoscenza, perché vi rendiate conto della situazione al di là della miriade dei fronti gestionali da affrontare, vorrei lasciarvi un elenco dei bisogni che dovremo (o dovranno, per chi verrà dopo di noi) soddisfare. C’è l’imbarazzo della scelta per aiutare i nostri fragili indifesi ospiti sempre più vecchi ma anche più malati e dal punto di vista assistenziale, sempre più pesanti. Per cui se vi chiederete chi aiutare nelle prossime iniziative, che siano benedette, ricordatevi dei vostri, anzi dei nostri vecchi aiutandoli per quel che resta del giorno”.

Nazzareno Condina

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