Cultura

Pubblicati nuovi libri in simboli per il diritto di tutti alla lettura: San Giovanni punto di riferimento

E’ questo il risultato del grande investimento in termini di formazione, studio, conoscenza e applicazione che ha caratterizzato il lavoro delle volontarie del Gruppo Inbook della Rete Bibliotecaria Cremonese (RBC).

Grazie alla formazione e alla supervisione del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello (Csca), il Gruppo Inbook della Rete Bibliotecaria Cremonese ha tradotto in simboli cinque libri, pubblicati grazie alle liberatorie ricevute dalle case editrici e al supporto di Matti Da Rilegare (www.mattidarilegare.it) che ne ha curato la stampa.

Presto sugli scaffali delle biblioteche della Rete Bibliotecaria Cremonese saranno così presenti e a disposizione di genitori e insegnanti Tutino ha un po’ di fame di Lorenzo Clerici (Minibombo), Tutino non ha sonno di Lorenzo Clerici (Minibombo), Orsoleo. Piccola paura grande coraggio (San Paolo), Rosso Micione di Eric Battut, traduzione del testo Vigiak (Bohem Press) e il famoso libro scritto da una mamma cremonese, Simona Paglioli, Micia Zoe all’Ospedale (Matti da Rilegare).

E’ questo il risultato del grande investimento in termini di formazione, studio, conoscenza e applicazione che ha caratterizzato il lavoro delle volontarie del Gruppo Inbook della Rete Bibliotecaria Cremonese (RBC) creato a seguito del convegno Inbook. Libri in simboli per il diritto di tutti alla lettura, organizzato da RBC e dal Comune di Cremona a marzo 2017. Il gruppo è composto dalle bibliotecarie di alcuni Comuni aderenti alla Rete bibliotecaria (Offanengo, San Giovanni in Croce, Centro Fumetto e Biblioteca Statale di Cremona), da esperte in ambito psicologico ed educativo, maestre e mamme.

Tutte, con grande impegno, hanno imparato il linguaggio WLS (Widgit Literacy Symbols) che caratterizza gli Inbook, libri in simboli in cui il sistema è dotato di regole di composizione molto precise e molto dettagliate. Questo linguaggio permette di facilitare la possibilità di ascolto della lettura ad alta voce di libri illustrati per bambini e ragazzi, tradotti in simboli per permettere anche a chi ha difficoltà nelle aree della comunicazione e della comprensione di seguire storie e racconti, partecipando alla lettura.

Grande apprezzamento per il progetto realizzato in questi anni da parte della presidente della Rete Bibliotecaria Cremonese, Elisabetta Nava: “Quello iniziato due anni fa con il convegno Inbook. Libri in simboli per il diritto di tutti alla lettura è un percorso che rappresenta il significato stesso di Rete Bibliotecaria, una rete che diffonda i libri, diffonda la lettura e la faccia arrivare a tutti. Questo significa certamente portare fisicamente i libri da una parte all’altra della nostra Provincia, ma significa soprattutto impegnarsi per dare a chi ha abilità diverse, strumenti di lettura adeguati. L’esperienza di questo gruppo di donne che si sono fatte carico di un pezzo di questa “disseminazione di lettura” studiando, lavorando e arrivando a donarci i cinque titoli di Inbook, che tra poco vedremo nelle nostre biblioteche, è senz’altro meravigliosa. A loro va il ringraziamento più grande da parte di tutta la Rete e la promessa che la Rete stessa continuerà a lavorare in questa direzione”.

Soddisfatto anche Pierguido Asinari, sindaco di San Giovanni in Croce, primo e finora unico comune casalasco a dotarsi di questo speciale servizio in biblioteca. “Siamo stati i primi in zona, l’11 gennaio scorso, a inaugurare la sezione di libri Inbook. Nella stessa data è stato organizzato dal gruppo inbook della Rete Bibliotecaria Cremonese un laboratorio di lettura presso la scuola dell’infanzia di San Giovanni in Croce al quale erano presenti, oltre alle responsabili della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, le maestre di altre scuole. In biblioteca è presente a partire dalla fine del 2018 un’apposita sezione di libri inbook, costantemente implementata con nuovi acquisti a cui si aggiungeranno a breve i titoli tradotti dal gruppo”.

“Siamo onorati di poter essere parte, come San Giovanni in Croce – aggiunge Asinari – di questo grande progetto di traduzione e pubblicazione, che pone in contatto così tanti mondi e che attraverso questo nuovo modo di leggere sviluppa nuove opportunità di inclusione. Il mio ringraziamento va alla nostra bibliotecaria Francesca Lenti che con dedizione, ma soprattutto conoscenza e competenza, ha contribuito a questo importante lavoro. Gli Inbook sono un tesoro importante non solo per chi li crea e per chi ne usufruisce, ma anche per chi come noi ha voluto investirci e crederci sin dall’inizio”.

A tal proposito proprio la bibliotecaria di San Giovanni in Croce Francesca Lenti spiega: “Il gruppo Inbook, forte dei risultati ottenuti, continuerà l’attività di traduzione volgendo l’attenzione su altri testi e su altre case editrici disposte a concedere liberatorie: è attualmente in funzione un laboratorio presso ANFFAS Cremona. Continueranno anche i laboratori presso biblioteche o scuole per tutti quei comuni che ce lo richiederanno”. Chiude Asinari: “Molto presto avremo altre novità”.

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