Salute

Viadana, nel Question Time il Pot rimandato fa discutere Minotti: "A fine aprile nuovo incontro"

Tra i passaggi di maggiore interesse nel Question Time dell’ultimo consiglio comunale di Viadana vi è stata l’interrogazione di Silvio Perteghella per la minoranza di “Viadana Democratica”.

Nella foto il consigliere Perteghella, autore dell'interrogazione

VIADANA – Tra i passaggi di maggiore interesse nel Question Time dell’ultimo consiglio comunale di Viadana vi è stata l’interrogazione di Silvio Perteghella per la minoranza di “Viadana Democratica”, in merito alla mancata partenza del Pot, Presidio Ospedaliero Territoriale, a Viadana, dopo le rassicurazioni che erano giunte dall’Asst di Mantova. Un’interrogazione articolata in quattro diverse domande: “Possiamo definire illegittima la conduzione aziendale del dottor Stucchi? Quale è il progetto esecutivo di trasformazione realizzato dalla struttura qualità e accreditamento dell’Asst di Mantova che aveva l’incarico di istituire il progetto di trasformazione dei posti letto, accreditati per la disciplina di riabilitazione generale e geriatrica? Quando verrà definita la destinazione in Pot in modo certo e inequivocabile? Quando e in quanto tempo il consultorio viadanese potrà avvalersi nuovamente dell’assistente sociale?”.

A rispondere è stato l’assessore Alessia Minotti. “Col nuovo direttore dell’Asst di Mantova Stradoni siamo in contatto e a febbraio abbiamo avuto un primo approccio per quel che riguarda il Consorzio. Il presidio ospedaliero ad oggi ha medici di Medicina generale, la Neuropsichiatria Infantile, gli ambulatori medici, il CPS. L’assistente sociale è in aspettativa e pertanto al momento abbiamo una figura che purtroppo viene solo una volta alla settimana. Abbiamo così richiesto maggiore copertura. L’Asst sta aspettando anche indicazioni dalla Regione per definire il Pot, mentre noi a fine aprile abbiamo un appuntamento per aggiornarci col dottor Stradoni. Da quell’incontro ne sapremo senza dubbio di più”.

Perteghella si è dichiarato moderatamente soddisfatto. “Il fatto che sia stato cambiato il direttore, da Stucchi a Stradoni, significa che chi c’era prima evidentemente non ha lavorato così bene. In ogni caso credo che l’amministrazione abbia sbagliato a stendere il tappeto rosso a un cambio di destinazione che non si è mai concluso. Di fatto oggi abbiamo gli stessi servizi già esistenti, come Neuropsichiatria, ambulatori e CPS, che sono semplicemente stati trasferiti ma che già erano attivi a Viadana. Però il presidio non ha una destinazione certificata e ben chiara, non ancora almeno. Più che un Pot sembra un Presst, un presidio socio sanitario territoriale. Mi auguro che adesso, dopo i tappeti rossi, possiate pungolare chi di dovere affinché il progetto passi alla fase esecutiva”.

G.G.

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