Asolana, incontro in Prefettura tra enti e Comitato: "Quelle 2525 firme per la sicurezza"
Il tavolo dovrebbe riaggiornarsi a breve, per provare ad entrare maggiormente nei dettagli tecnici e ipotizzare qualche soluzione che preveda la messa in sicurezza dell’Asolana, limitando la velocità dei mezzi.
SAN GIOVANNI IN CROCE/CASALMAGGIORE – Sono state depositate nei giorni scorsi le 2552 firme raccolte dal Comitato di San Giovanni in Croce, per sottolineare la pericolosità della strada Asolana, in relazione ai mezzi pesanti che vi passano e anche alla forte velocità con la quale pure le auto spesso sfrecciano su questa arteria: un carico di 18mila mezzi al giorno (che potrebbero aumentare, specie a Casalmaggiore, con la riapertura del ponte sul Po) ma soprattutto una strada che ha una anomalia singolare, essendo molto trafficata, come una tangenziale, ma al contempo passando a pochi passi dal centro e dalle abitazioni e soprattutto tagliando in due sia l’abitato di San Giovanni in Croce sia quello di Casalmaggiore.
L’incontro si è tenuto in Prefettura a Cremona tra il capo di gabinetto dell’ufficio di Cremona Alfonso Sadutto, il presidente della Provincia di Cremona Davide Viola (ricordiamo che l’Asolana è provinciale) e il dirigente tecnico, che si occupa proprio di infrastrutture, Patrizia Malabarba sempre per la Provincia, il consigliere provinciale (e comunale a Casalmaggiore) Massimo Mori, il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari con l’ingegner Guido Favalli (che opera sia per Casalmaggiore che per San Giovanni), il presidente del comitato che ha raccolto le 2525 firme Davide Passeri di San Giovanni in Croce (peraltro zio della ragazzina investita sull’Asolana a fin e ottobre) assieme ai membri del comitato Carlo Mertolini, Cristina Borrini, Andrea Groppuso, Attilio Passeri (papà della ragazzina investita), e Federica Deledda, comandante della Polstrada provinciale di Cremona.
“La dottoressa Malabarba – ha spiegato Passeri – alla luce di quanto abbiamo spiegato ha dimostrato disponiblità e comprensione ed ha messo a disposizione tutte le competenze e le professionalità della Provincia di Cremona. Quello che con le 2525 firme viene richiesto è di garantire maggiore sicurezza lungo l’Asolana, specie per chi abita a pochi metri dalla strada stessa. Pensiamo anche a interventi “piccoli” ma significativi, come la sistemazione dell’asfalto che crea vibrazioni, della segnaletica orizzontale e verticale che spesso non si vede, o di una migliore illuminazione del marciapiede, infrastruttura che in qualche tratto va invece prolungata perché mancante”.
“Sappiamo bene – ha aggiunto Mori – che la tangenzialina, da decenni ormai, viene considerata collegata come opera compensativa ad altre grandi opere, che però difficilmente troveranno uno sbocco, almeno nel breve periodo. Così l’incontro è servito a guardarsi in faccia e provare a ipotizzare qualche soluzione tecnica, da un lato meno costosa, dall’altro lato più fattibile anche in poco tempo. A Casalmaggiore la presenza di qualche rotonda è una prima soluzione per rallentare la velocità, a San Giovanni non vi sono nemmeno quelle. Abbiamo creato una sorta di tavolo e dalle parti in causa è stata compresa l’urgenza di un intervento, anche alla luce delle 2525 firme di residenti raccolte”.
Il tavolo dovrebbe riaggiornarsi a breve, per provare ad entrare maggiormente nei dettagli tecnici e ipotizzare qualche soluzione che preveda la messa in sicurezza dell’Asolana, limitando la velocità dei mezzi, laddove non sia possibile limitare il numero dei mezzi pesanti di passaggio, e prendendo altri provvedimenti rapidi come quelli elencati nell’incontro.
Giovanni Gardani