Casalmaggiore, oltre 2700 punti luce saranno a led con il project financing A2A-Tea
Nel bando verrà inserita la possibilità di piazzare telecamere di videosorveglianza (5-6 in tutto) nel piazzale della stazione ferroviaria e nel piazzale della biblioteca Mortara. Il risparmio energetico sarà del 68 per cento in K/watt annui.
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CASALMAGGIORE – Casalmaggiore riqualifica il proprio parco di punti luce (2648 in città e frazioni) e lo fa grazie ad un project financing proposto da A2A e Tea Rete Luce, passato dalla supervisione dell’ingegner Massimo Biasetti di Inergy, ditta che già nel 2012 iniziò un percorso con la precedente amministrazione. A partecipare è anche la ditta Restart di Novellara, che durante il periodo natalizio ha censito e controllato i vari punti luce con un rapporto certosino e puntuale.
Di cosa si tratta? Il progetto è stato presentato dal sindaco Filippo Bongiovanni e dal suo vice, nonché assessore ai Lavori Pubblici Vanni Leoni, assieme al responsabile dell’Ufficio Tecnico Enrico Rossi e appunto all’ingegner Biasetti: oggi Casalmaggiore ha quasi 2700 punti luce, per il 54% a mercurio, per il 43% alimentati con sodio ad alta pressione e per il 3% a led. Tutti questi verranno sostituiti con tecnologia interamente a led e con lampioni o lanterne di vario genere e dimensioni. “Con questa operazione – hanno spiegato Bongiovanni e Leoni – riqualifichiamo l’illuminazione pubblica, la rendiamo più sicura e a norma e otteniamo pure un risparmio energetico sul lungo periodo”.
La strada, che il comune cercò di intraprendere nel 2016 con Casalasca Servizi, prima che la Legge Madia cambiasse le carte in tavola, passa da un bando di gara che entro inizio maggio sarà pubblico e durerà 35 giorni. Chi vincerà dovrà impegnarsi a investire 1.6 milioni di euro, di cui 100mila euro di spese tecniche, incassando poi un canone, pagato dal comune, al massimo di 376mila euro più Iva all’anno per quindici anni. In totale 5,6 milioni più Iva (ma i ribassi d’asta faranno scendere la cifra). All’interno di questo canone sono comprese manutenzione ordinaria e straordinaria e anche la fornitura di energia elettrica: una cifra forfettaria. “Così facendo anche i nostri uffici comunali – hanno spiegato Bongiovanni e Leoni – sono sgravati da un peso perché tutto – dalla manutenzione alla fornitura – passerà da un unico interlocutore, ossia da chi vincerà la gara”.
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I particolari tecnici sono stati spiegati da Biasetti. Le nuove luci led nei punti di interesse storico (piazza, acquedotto e non solo) saranno a luce calda a 3mila gradi Kelvin, mentre nei punti restanti si avrà un bianco neutro. La concessione di 15 anni consentirà al termine del periodo di avere comunque vita residua nei led, che infatti hanno come target minimo 90mila ora di vita (circa 20 anni). Si potrà controllare l’intensità della luce a distanza e si avrà una linea dedicata per i soli punti luce, divisa da quella della bassa tensione, che rifornisce le abitazioni: una facilitazione in caso di guasto. I punti luce saranno tutti quelli ereditati dal comune più 102 nuovi, che sono stati individuati presso la ciclabile di Vicomoscano fino all’incrocio con l’accesso alla Canottieri Eridanea, l’argine in zona Lido Po e altri nelle frazioni, oltre a Largo Marinai d’Italia e al Monumento al Canottaggio.
Nel bando verrà inserita la possibilità di piazzare telecamere di videosorveglianza (5-6 in tutto) nel piazzale della stazione ferroviaria e nel piazzale della biblioteca Mortara. Il risparmio energetico sarà del 68 per cento in K/watt annui. “Già da settembre-ottobre vedremo i primi nuovi punti luce – hanno detto Bongiovanni e Leoni – . E’ stato un lungo lavoro giuridico, tecnico ed economico. Oggi tutto quadra e finalmente Casalmaggiore avrà una illuminazione pubblica adeguata e smart: è una grossa soddisfazione per la città e le sue frazioni”.
Giovanni Gardani