Cronaca

Cinque Stelle, a Casalmaggiore 15 punti per i candidati sindaco: "Vogliamo risposte nette"

Quindici per l'appunto. Richieste che terranno conto sì delle risposte che sortiranno dal confronto, ma anche da quelle che - sulle questioni - la politica ha già dato. Perché poi nessuno è fesso. Ognuno già sa che su alcune questioni le decisioni sono già prese

CASALMAGGIORE – Quindici punti programmatici sui quali aprire il confronto. Un confronto chiaro – anche perché a livello di partiti le posizioni sono già chiare a priori – attraverso il quale poi sviluppare un’idea su che (o chi) votare. E’ partita ieri mattina, alla presenza del consigliere regionale Marco Degli Angeli e del Viadanese Stefano Capaldo, oltre che quella dei simpatizzanti ed attivisti locali (Adamo ed Alessandro Manfredi, Cristiano Spattini, Francesca Isidori tra gli altri) del Movimento Cinque Stelle, il confronto sulle amministrative che nel maggio di quest’anno porteranno due forze – il centrosinistra più civica Listone guidato da Fabrizio Vappina e il Centrodestra guidato dal sindaco uscente Filippo Bongiovanni – a scontrarsi per lo scranno più alto del comune.

Un confronto che non vedrà, tra i competitors diretti, il Movimento di Beppe Grillo. Non avrà il movimento una lista e candidati propri e gli elettori vicini ai Cinque Stelle avranno facoltà di decidere – se vorranno ‘prendere parte’ da che parte stare. Lo faranno attraverso le risposte alle loro richieste. Quindici per l’appunto. Richieste che terranno conto sì delle risposte che sortiranno dal confronto, ma anche da quelle che – sulle questioni – la politica ha già dato. Perché poi nessuno è fesso. Ognuno già sa che su alcune questioni le decisioni sono già prese ed i partiti difficilmente scenderanno al compromesso. Ma vediamoli i punti, anche per fare qualche riflessione in merito.

1 – NO ALL’AUTOSTRADA CREMONA MANTOVA“No all’autostrada dal costo faraonico di 1 miliardo di euro, di cui 508 milioni di fondi da parte della Regione Lombardia, opera che assorbirà tutte le risorse pubbliche a discapito di quelle necessarie”. Un punto questo, sul quale difficilmente – al di là del sì di facciata – si troverà una risposta locale in controtendenza. In Regione – guidata dalla Lega – sono disposti ad investire un’ingente somma per la realizzazione dell’opera. Il PD è pure daccordo, così come sono daccordo le due province – Cremona e Mantova – che guardano a sinistra. A non volerla, in pratica, restano solo gli ambientalisti ed il movimento.

2 – SI ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLA SS 10 CREMONA MANTOVA“Con i fondi della Regione Lombardia promessi per l’autostrada e con i risparmi ottenuti la conclusione delle opere necessarie al nostro territorio come la conclusione della tangenziale di Casalmaggiore, di Viadana, di San Giovanni in Croce”. Vale il discorso sopra. La Regione ha già fatto sapere che la scelta è tra l’autostrada e le altre opere. Le province sperano di incassare entrambe le cose. Ma il Qatar – e il suo bilancio – è lontano.

3 – NO ALLA TIRRENO BRENNERO“Fumo negli occhi da 40 anni, opera che può portare al blocco della costruzione del nuovo ponte per Parma dove è adesso”

4 – SI AL NUOVO PONTE STRADALE CASALMAGGIORE – COLORNO DOVE E’ ORA – Non vi sono ancora studi sul nuovo ponte. A dire il vero sul nuovo ponte che sostituirà quello in riparazione al momento non vi è ancora nulla. Ma su questo punto non vi saranno discussioni di sorta. Nessuno vuole un ponte lontano da Casalmaggiore, tantomeno un ponte autostradale in sostituzione.

5 – SI ALLA ELETTRIFICAZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA BRESCIA PARMA – Altro punto sul quale non vi sarà alcuna discussione, anche se invero le amministrazioni ben poco possono in materia se non fare fronte comune per avanzare richieste sempre più serrate a tutti i soggetti in gioco.

6 – SI AL RACCORDO FERROVIARIO CASALMAGGIORE MARCEGAGLIA

7 – SI AD UNA RETE DIFFUSA DI CICLABILI“Ciclabili che si collegano tra loro e si collegano alle ciclovie limitrofe, quali la ciclovia VenTo, la ciclovia Dolce e la ciclovia Oglio Sud”. Il treno di VenTo è passato, senza riscuotere sul territorio un grande interesse. Nessun progetto legato alla Venezia Torino è stato presentato, né perorato. Nessuna richiesta ne formale né informale (a memoria, ma la memoria di un anziano potrebbe essere ingannevole) è stata fatta negli ultimi anni. E’ un argomento che interessa poco (o nulla). Il sì potrebbe essere un puro esercizio di stile.

8 – NO ALLA CACCIA NEL PARCO GOLENA DEL PO“Che parco può essere quello in cui salvaguardiamo le piante (flora) e non gli animali (fauna)? Solo caccia in deroga alle specie pericolose”. Il fronte animalista è trasversale: da un lato Giuseppina Mussetola, legata a Filippo Bongiovanni, dall’altro un manipolo di giovani. Ma pure la ‘lobby’ della caccia è trasversale, lo è da sempre. Qui un appunto merita la spiegazione dei Cinque Stelle. La tutela (la salvaguardia) delle piante nel parco è argomento che suscita una certa ilarità. Basterebbe osservare il tunnel degli olmi – quel che era e quello che è diventato – per rendersene conto.

9 – AUTONOMIA FINANZIARIA DELL’OGLIO PO CON RIAPERTURA DEL PUNTO NASCITE

10 – APERTURA SEDE EQUITALIA PRESSO l’AGENZIA DELLE ENTRATE DI CASALMAGGIORE

11 – PIANO ENERGETICO COMUNALE – “A favore delle rinnovabili sia nel pubblico che nel privato con l’installazione di impianti fotovoltaici, riqualificazione energetica degli edifici e illuminazione pubblica a LED”

12 – RIVEDERE IL REGOLAMENTO “E le tariffe comunali della TARI a favore dei Commercianti e artigiani, tariffe troppo alte e troppo legate ai metri quadri di superficie dei locali”.

13 – UTILIZZO EFFETTIVO – “Delle Guardie Ecologiche Volontarie per il controllo del territorio, controllo dell’acqua, dell’aria e del suolo”. Altro argomento spinoso del quale già ci siamo occupati in passato. Un corpo GEV completamente indipendente dalla politica locale al momento resta una speranza. Di tutti o – forse – di nessuno.

14 – VIDEOSORVEGLIANZA“In zona stazione ferroviaria e videosorveglianza all’incrocio semaforico provinciale bassa con controllo velocità e rispetto del rosso”.

15 – CHISURA PERMANENTE DELL’ARGINE“Tratto da Casalmaggiore a Martignana con riqualificazione turistica del percorso”. Altro appunto: se per Casalmaggiore si intende il paese, l’argine tra Casalmaggiore e Martignana è già interdetto al traffico. Resta il pezzo tra Casalmaggiore e Fossacaprara aperto ma pure qui nessuno potrà promettere nulla: troppi interessi in ballo e troppi voti che ‘ballano’ tra i fruitori di quel tratto arginale ancora aperto.

“Siamo in piazza a Casalmaggiore – ha spiegato Stefano Capaldo, prima di passare la parola al consigliere Regionale Marco Degli Angeli – per presentare 15 punti contro l’isolamento del Casalasco. Una cosa è subito da precisare: il Movimento Cinque Stelle non si presenterà alle elezioni di Casalmaggiore ma sarà sempre presente sul territorio e proprio per questo vuole portare al centro del dibattito politico elettorale 15 punti precisi da illustrare ai cittadini ed ai candidati”.

“Abbiamo voluto presentare questi punti perché pensiamo che Casalmaggiore possa ritornare protagonista se riesce a creare una squadra territoriale forte – ha spiegato Marco Degli Angeli – ed è proprio per questo che abbiamo messo punti che non riguardano solamente il comune ma riguardano tutta l’area del casalasco. Per troppi anni è stata non solo dimenticata, ma anche danneggiata da una non capacità di fare squadra territoriale. I nostri punti partono dalla parte infrastrutturale, quindi noi chiediamo ai candidati sindaci delle liste che si presenteranno di prendere delle posizioni forti su questi punti che partono da una posizione sulla autostrada Cremona-Mantova. Noi pensiamo che la soluzione migliore sia la riqualificazione della SS 10 e su questo punto che per noi è fondamentale vorrei un’opinione ferma da parte delle liste dei candidati. Crediamo che da queste pianificazioni possono poi succedere le cose sul territorio. Il Presidente Fontana ha dichiarato che se dovesse farla per l’autostrada Cemona-Mantova altri soldi non arriveranno sul territorio. Noi invece siamo qui a dire che il territorio non ha bisogno di autostrade, ma ha bisogno di altro. Si alla riqualificazione ss10, sì alle tangenziali di San Giovanni, Viadana e Casalmaggiore: opere più piccole e che costano meno, ma che hanno un ritorno maggiore sulla quotidianità e sulla vita delle persone”.

“Vi sono ancora altri punti – ha proseguito Degli Angeli – come la sensibilizzazione sulla Brescia-Parma. Sappiamo benissimo che il comune non può fare nulla ma sicuramente in una sinergia territoriale deve farsi valere e essere portatrice di queste istanze. Chiediamo un’attenzione forte sul territorio, quindi abbiamo messo punti che riguardano l’attenzione verso quelle che sono le aree golenali, i parchi e quello che possono fare quotidianamente le guardie ecologiche volontarie. Bisogna mettere le GEV in condizione di fare veramente il loro lavoro. Come dicevo prima fondamentale è la coesione territoriale e il nuovo sindaco e i nuovi programmi elettorali devono creare coesione territoriale. Questo per avere una maggiore forza in futuro per le infrastrutture. Su quelli che sono i servizi abbiamo visto cosa è successo in questi anni con l’Oglio Po che continua ad essere indebolito anche dalla non capacità di creare sinergie e forza territoriale. Questo è l’obiettivo di 15 punti che abbiamo distribuito. Vogliamo una posizione chiara e netta sulle questioni. Il nostro obiettivo non è quello di fare endorsement, né può  essere quello di dare suggerimenti di voto ai cittadini. I cittadini decideranno in base alle posizioni e quelli che saranno i programmi elettorali. Noi vogliamo che questi programmi elettorali si scrivano in modo chiaro non nebuloso su queste questioni. Noi non ci presenteremo ma saremo osservatori attenti e puntuali e in base alle risposte continueremo ad incalzare anche dopo le elezioni chi sarà il futuro sindaco sull’applicazione di questi punti”.

“Siamo qui per sollecitare un dibattito – ha concluso Stefano Capaldo – che al momento non si è ancora sviluppato. Vediamo tantissimi caffé e risottate, ma non vediamo i temi. Noi vogliamo alimentare, stuzzicare quello che è il dibattito elettorale. Vogliamo che il sindaco si faccia ponte istituzionale tra il territorio anche con Viadana. Viadana ha un’amministrazione ormai immobile da mesi. Noi vogliamo che il futuro sindaco di Casalmaggiore faccia squadra con Viadana, a tutela delle infrastrutture, del ponte, dell’ospedale Oglio Po. Siamo qui, non daremo indicazioni di voto, non chiediamo poltrone, non chiediamo niente. Chiediamo ai cittadini di partecipare, di informarsi e ai candidati sindaco di rispondere a questi 15 punti”.

Nazzareno Condina

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