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Rifiuti, ecco gli 'Angeli del Chiese' ad Asola. Mirko Savi: "Ognuno di noi può fare qualcosa"

“Vorremmo che questo nostro fiume tornasse a vivere nella sua bellezza, e non venisse solo ricordato per gli eventi negativi, legionella e polmonite. E, per quanto mi riguarda, sono anche contrario che qui confluiscano le acque di depurazione del Garda"

ASOLA – “Non chiederti quello che il tuo paese può fare per te, ma quello che tu puoi fare per il tuo paese”. Era il 20 gennaio 1961. John Fitzgerald Kennedy si insediava come 35imo presidente degli Stati Uniti d’America, pronunciando un discorso che resterà nella storia. L’invito era semplice ma ricco di saggezza, ed era quello di non chiedere, ma di cominciare a fare.

Mirko Savi – da qualche tempo uno degli ‘angeli del Chiese’ – quella lezione la mette in pratica. Tutto era iniziato ai primi di dicembre. A lui e all’amico Simone Bettoni, proprio camminando a riva di quel piccolo corso d’acqua era balenata l’idea di fare qualcosa. “Vedevamo tantissimi rifiuti – spiega Mirko – ed allora ci siamo detti, se continuiamo a pensare che ripuliranno gli altri la situazione resterà sempre la stessa. Allora abbiamo preso sacchi e guanti e abbiamo cominciato a darci da fare”.

Hanno cominciato in due, poi si sono ritrovati in 6 (oltre a Mirko e Simone, Nicola Morè, Claudio Dossena, Daniele Riboli e Marcello Bettoni) che costituiscono un gruppo fisso, ma ora possono contare su una 30ina di volontari. Ogni weekend si ritrovano e si danno da fare.

“In verità – racconta ancora Mirko – non facciamo parte di nessun tipo di organizzazione ne vogliamo farne parte. Partiamo dal concetto che ognuno può fare qualcosa e chi viene a darci una mano è il benvenuto. Io mi sento un cittadino del mondo, e posso fare qualcosa”.

Agire localmente per allargare il discorso. Sì, perché il sogno – un sogno che ha anche buone probabilità di realizzarsi – è quello di creare una rete con tutti i volontari dei comuni limitrofi. Una ‘task force’ operativa ed in contatto tramite i social che unisca tutti i comuni dal lago d’Idro sino alla confluenza del Chiese nell’Oglio.Ci stanno lavorando, loro e l’amico Francesco Mauroner di Canneto sull’Oglio. “Ci conosciamo bene, casualmente abbiamo iniziato lo stesso giorno”.

“Vorremmo che questo nostro fiume tornasse a vivere nella sua bellezza, e non venisse solo ricordato per gli eventi negativi, legionella e polmonite. E, per quanto mi riguarda, sono anche contrario che qui confluiscano le acque di depurazione del Garda. Non c’è molto da fidarsi, anche se garantiscono che le acque non saranno pericolose. Già il Chiese ha i suoi di problemi, non vorremmo che ai problemi che già ha se ne aggiungessero altri”.

Rifiuti ce ne sono tanti, e tanto è il lavoro da fare: “Il nostro obiettivo è tenere vivo il fiume, fare del fiume che ha portato morte un fiume portatore di vita”. L’azione di Mirko e dei suoi amici non si ferma qui, alla semplice raccolta. Da cosa nasce cosa. Nei prossimi tempi Mirko ed i suoi amici hanno in scaletta un evento ancora in fase di organizzazione promosso dall’amministrazione comunale di Asola e TEA sul tema del riciclo e sempre ad Asola l’amministrazione comunale li ha invitati a relazionare al Consiglio Comunale dei Ragazzi il loro operato.

Possono essere e sono un esempio virtuoso. Un esempio da seguire e da incentivare.

Gli angeli del Chiese non si chiedono più, non si sono mai chiesti, cosa possono fare gli altri per migliorare le cose, operano affinché le cose migliorino. E lo fanno per conto loro. Un bel salto di qualità, ed un invito anche alle altre persone a costituire gruppi – anche non formali – a fare ‘massa critica’, a tenersi in contatto. I sogni – si sa – quelli almeno più belli partono dal piccolo per diventare grandi.

Nazzareno Condina

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