Bozzolo, comune, parrocchia e San Vincenzo: una sinergia che dà i suoi frutti
L’attivazione di iniziative di sussidiarietà come quella varata per la prima volta a Bozzolo, danno la dimensione di un confine più ampio e solidale delle attenzioni alle persone da parte della comunità.
BOZZOLO – Si è tenuto nella sala consiliare di Bozzolo l’incontro tra il Comune, la Parrocchia e la San Vincenzo, realtà, quest’ultima, che presto celebrerà il centenario di attività, una finzione preziosa estesa non solo a Bozzolo ma a tutto il circondario. Nell’occasione i dirigenti della San Vincenzo hanno recato la notizia di un forte potenziamento della presenza con una assunzione con borsa lavoro di un giovane volontario preposto a collaborare per nuovi e più impegnativi servizi nel campo del sociale e delle attività volte a migliorare le condizioni dell’area più bisognosa della popolazione. La novità in assoluto, a livello della diocesi cremonese, è questa bella opportunità che potrà consentire ad un giovane volontario, da tempo introdotto nell’area sociale, di ottimizzare le competenze a favore della realtà più debole della popolazione, un elemento colto con particolare favore dall’amministrazione comunale, presente con sindaco, assessore ai servizi sociali, assessore al bilancio, presente il funzionario responsabile del welfare, e dalla stessa parrocchia di Bozzolo con l’arciprete. Se da un lato le nuove norme, ad eccezione del servizio civile, che vede in Bozzolo la presenza di 4 giovani, portano, secondo la Corte dei Conti, a conteggiare nelle spese del lavoro dipendente le risorse investite nelle borse lavoro, dall’altro l’attivazione di iniziative di sussidiarietà come quella varata per la prima volta a Bozzolo, danno la dimensione di un confine più ampio e solidale delle attenzioni alle persone da parte della comunità. Un esempio da seguire, che si colloca appieno al centro di un percorso mazzolariano a difesa degli ultimi e dei lontani.
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