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Viadana, Cavatorta, bilancio di 3/4 di mandato: "Un Comune migliore di quello che ho trovato"

Noi ci impegneremo sempre liberi da vincoli e pressioni. Sono contento di aver mantenuto indipendenza e correttezza, onestà ed equidistanza. Abbiamo mantenuto l’amministrazione comunale forte e autonoma, per Viadana, le sue frazioni e i suoi cittadini, tutti

VIADANA – Tre quarti del mandato portato a termine, Giovanni Cavatorta – sindaco di Viadana – è orgoglioso di quanto fatto in questo pezzo di strada. La politica non è un lavoro, ma una passione.

“Sono passati 45 mesi – spiega il primo cittadino – da quel giugno 2015, quando ci presentammo alle elezioni comunali e ottenemmo dai viadanesi, desiderosi di cambiamento e concretezza, una larga vittoria e un forte mandato popolare, diventando sindaco con oltre il 68 percento dei consensi.

Sono stati mesi densi, ricchi di esperienze amministrative, umane, personali impegnative, totalizzanti, coinvolgenti. Sono orgoglioso e onorato di essere riuscito a costituire e guidato un gruppo nuovo dalle molte sfaccettature, rappresentanti il ricco mondo locale, diversità che sono sempre state la nostra forza territoriale. Tenere assieme per tendere agli obiettivi sono i ruolo fondamentale del sindaco.

Diversi non avrebbero scommesso su questo traguardo temporale che tocchiamo, scommettendo invece su un respiro corto che si sarebbe esaurito addirittura in pochi mesi dalle elezioni. Invece eccosi ancora qua praticamente inalterati nella forma e ruoli e migliorati nella sostanza. Lo considero ulteriormente significativo per le condizioni di partenza amministrative che raccoglievamo e quelle esterne.

L’unità è fondamentale come dicevo per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissato presentandoci ma anche i molti di più che abbiamo affrontato strada facendo e che ci siamo incaricati di fare nostri.

Guardando a questi anni veramente tanto è stato sviscerato e risolto, tenendo presente anche tutte le sfide e difficoltà provenienti dal territorio e dalla società locale che stanno subendo cambiamenti repentini da gestire.

Abbiamo avviato milioni di euro di investimenti sul territorio tra opere pubbliche, rinnovo e miglioramento di servizi pubblici locali e interventi al vasto patrimonio comunale, tutto ciò in controtendenza rispetto al recente passato, cioè senza indebitare i viadanesi, anzi, sgravandoli di altrettanti milioni di mutui comunali tagliati, liquidando debiti generati da cattive gestioni come la stu e in parallelo, calato dei costi per i cittadini come per il servizio rifiuti.

Ci aspetta un ultimo tratto di strada per coronare tanto lavoro intrapreso quotidianamente e tenacemente, presto sarà evidente anche questo ultimo sforzo, saranno visibili opere e lavori pubblici su tutto il comune.

Noi ci impegneremo sempre liberi da vincoli e pressioni. Sono contento di aver mantenuto indipendenza e correttezza, onestà ed equidistanza. Abbiamo mantenuto l’amministrazione comunale forte e autonoma, per Viadana, le sue frazioni e i suoi cittadini, tutti.

Io sono convinto di aver lasciato finora un comune migliore di quanto preso in carico, vedremo cosa ci riserverà il futuro, fortunatamente non ho bisogno della politica per vivere, ho sempre inteso il mio ruolo di primo cittadino come un onore e un servizio disinteressato verso la mia comunità nel tentativo di provare a restituire almeno in parte quanto ho ricevuto da essa. Mi piace citare una frase presa in prestito dal presidente Kennedy, da accostare e adattare alla nostra realtà locale e alla nostra esperienza: non chiediamoci cosa può fare Viadana per noi ma cosa possiamo fare noi per Viadana”.

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