Cronaca

Paradosso Trenord: treni sempre più "scalcagnati" ma pendolari casalaschi in aumento

Anche chi era amante delle due ruote - in qualche caso anche quelle motorizzate - s’ è arreso al treno, non volendo percorrere a tutti i costi la lunga giravolta di strade che porta sulla sponda parmense via gomma.

CASALMAGGIORE – Se sulla zona mantovana della tratta Parma-Brescia, quella che per capirci tocca le stazioni di Asola e Canneto sull’Oglio, solo per restare al territorio comprensoriale dell’Oglio Po, i pendolari per studio e lavoro sono diminuiti, scoraggiati probabilmente dai continui ritardi e dai disservizi ormai palesi dei treni, ecco che nel Casalasco, e a Casalmaggiore in particolare, gli utenti che utilizzano il treno sarebbero in aumento.

Un paradosso? No, a pensarci bene. E come sempre la risposta al quesito passa, necessariamente, da una riflessione da fare collegata al ponte stradale Casalmaggiore-Colorno. Dall’inizio di gennaio, infatti, il ponte non è più accessibile alle biciclette, a chi cioè – pur contravvenendo a un divieto – decideva di passare comunque sopra il manufatto con l’unico messo possibile, perché piccolo e agile e dunque capace di passare anche dai blocchi all’inizio del ponte. Oggi questo non è più possibile, come detto, essendo l’intera zona del ponte transennata in maniera più “rigida” e senza lasciare spiragli o spifferi.

Dunque, chi era amante delle due ruote – in qualche caso anche quelle motorizzate – s’è arreso al treno, non volendo percorrere a tutti i costi la lunga giravolta di strade che porta sulla sponda parmense via gomma. Il punto però è un altro: gli utenti aumentano, Trenord potrebbe anche approfittarne, fiutando magari l’affare, e invece che fa? Continua a mandare treni vecchi e in ritardo. E se è vero che questo difetto è da condividere con Rete Ferroviaria Italiana, proprietaria dell’infrastruttura, che non ha mai pensato di ammodernare i binari con l’elettrificazione della linea, ecco che la decisione di spedire a Casalmaggiore, e lungo la Parma-Brescia, treni spesso piccoli e dunque ben presto stipati, va in controtendenza rispetto alla reale richiesta, che come visto fa registrare un sensibile aumento. Di solito, in economia, alla domanda corrisponde un’offerta adeguata. Non però da queste parti, e in questo settore, con una situazione ogni giorno più paradossale.

G.G.

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