Cronaca

Filippo Bongiovanni ufficializza la ricandidatura: "Nessun volo pindarico, cose concrete e realizzabili"

Ho riguardato il programma che avevamo approvato nel 2014 ed ho visto che tante delle cose che c'erano sono state fatte, e sono più le cose fatte di quelle che mancano. Ne mancano alcune da completare

CASALMAGGIORE – Portare a termine il lavoro iniziato con due anni di rallentamento dovuti al lodo rete Gas che ha rischiato di mandare a gambe all’aria il comune per una scelta sbagliata nel 2010, terminando progetti già in itinere e portandone nuovi. In un comune che – come ha spiegato l’assessore al bilancio Marco Poli – “Ha conti più solidi di quando abbiamo preso in mano l’amministrazione nel 2014, nonostante il lodo della Rete GAS. Noi non abbiamo mai avuto bisogno di anticipazioni di cassa”.

Si è presentata così l’amministrazione in carica unita per affrontare la nuova sfida elettorale, guidata dal sindaco Filippo Bongiovanni. Stamattina l’annuncio ufficiale della discesa in campo. Gruppo coeso non si cambia. C’erano tutti o quasi i rappresentanti delle due liste, tutti gli assessori e i capigruppo.

“Siamo giunti quasi al termine del mandato ed ho ancora nitida negli occhi quella soddisfazione, giunta dopo il primo ballottaggio nella storia della città. Ho avuto l’orgoglio e l’onore di servire questa città. Abbiamo affrontato situazioni non semplici, trovando un comune in cui la sinistra aveva danneggiato il tessuto sociale, in cui la manutenzione non si faceva più, in cui l’80% delle strade era da rifare. E poi c’era la questione dell’arbitrato sulla rete Gas”.

“Siamo stati realmente vicini al default e nel 2016 con la soluzione da noi proposta di fatto si è salvato il comune. Quella soluzione ci è costata, per quello diciamo che abbiamo fatto tanto, ma non tutto”.

“Abbiamo deciso di ripresentare le nostre liste in appoggio alla mia candidatura per completare un lavoro che abbiamo incominciato nel 2014 e che vogliamo concludere. Ho riguardato il programma che avevamo approvato nel 2014 ed ho visto che tante delle cose che c’erano sono state fatte, e sono più le cose fatte di quelle che mancano. Ne mancano alcune da completare ma oggi come oggi effettivamente non sono sufficenti perché abbiamo ereditato una situazione molto pesante, in termini di cose da fare e di manutenzioni, un lodo arbitrale che ha visto il comune condannato per 5 milioni e mezzo e che siamo riusciti a risolvere evitando il default del nostro comune con una transazione e questo ci ha fatto perdere due anni e mezzo. Adesso la macchina è rodata ed è lanciata, possiamo concludere tutto quello che ci siamo prefissi. Abbiamo progetti pronti, progetti in rampa di lancio come la nuova illuminazione pubblica della città, tutta a led, tutta riqualificata, abbiamo la possibilità di fare un nuovo palazzetto dello sport, abbiamo altri progetti che presenteremo durante la campagna elettorale. Nessun volo pindarico, cose concrete e realizzabili, ecco perché chiediamo per i prossimi cinque anni ancora fiducia ai cittadini”.

Oltre alla soluzione per la questione della rete GAS il sindaco Bongiovanni ha citato come opere e successi dell’amministrazione da lui guidata la risoluzione di questioni rimaste aperte nell’ambito di alcune lottizzazioni, gli investimenti per l’impiantistica sportiva, l’asfaltatura di strade “A cui nessuno guardava più, o forse non aveva mai guardato. Lo stesso primo cittadino ha lodato il lavoro svolto dall’ufficio bandi “Che ci ha permesso, in 4 anni, di ricevere 3.860.262 euro a fondo perduto, il 74% del costo dei progetti che abbiamo realizzato”. Poi ancora la riqualificazione delle scuole, i lavori alla casa al mare e quelli al palazzo comunale.

Il futuro è in primo luogo quello della questione illuminazione pubblica e quello del palazzetto, diventato ormai improcastinabile. Ma, il primo dei desideri come chiarito dal sindaco, progetto sul quale si sta alacremente lavorando, è quello della realizzazione della tangenziale.

Amministrare una città non è affatto semplice e muoversi tra leggi e normative dei vari enti è operazione difficile. “In questi anni di amministrazione, abbiamo avuto ben 15 riforme diverse. Oggi è molto più complicato muoversi anche nelle cose all’apparenza più semplici. Chiedo ai cittadini di darci fiducia perché è solo garantendo una continuità che i progetti possono essere portati a termine. Non si può fermare un bolide in corsa. Noi amiamo la nostra bellissima città”.

Dopo Bongiovanni è stato il turno del vicesindaco Giovanni Leoni che ha riconfermato il proprio appoggio e la propria partecipazione alla prossima tornata elettorale a fianco dell’amministrazione uscente. Leoni ha spiegato che ha trovato – nonostante l’esperienza accumulata come sindaco prima di Gussola e poi come assessore nella giunta provinciale guidata da Salini – molta più difficoltà a guidare i lavori pubblici in una realtà come quella cittadina. “Sono stati cinque anni di impegno quotidiano a fianco di un sindaco che giustamente ha sempre preteso da tutti noi il massimo dell’impegno per risolvere i problemi. Ma adesso la nostra è una macchina ormai rodata. Non ci siamo mai persi d’animo, e metteremo ancora impegno e passione a servizio di questa città”.

Poi ha parlato Gianfranco Salvatore, assessore ai Servizi Sociali: “Quello dei vari assessorati è stato un lavoro sinfonico, siamo un gruppo unito e gli assessorati non hanno mai lavorato per compartimenti stagni, ma per migliorare i progetti con l’apporto di tutti. I lavori legati all’azione dell’amministrazione hanno tempi diversi. La gente vorrebbe tutto subito ma ci sono lavori che si possono fare subito, altri a medio ed altri ancora a lungo termine. I risultati di alcuni di questi progetti si vedranno negli anni. Bongiovanni è il sindaco di tutti, ma non il sindaco di tutto, c’è sempre stata una linea condivisa seguita. E’ per questo che è giusto ridare fiducia ad una giunta e ad un sindaco che in primo luogo hanno salvato il comune dalla bancarotta, e che hanno fatto un gran lavoro di squadra”.

Francesco Ruberti ha poi spiegato in maniera più semplice e meno tecnica la questione del lodo, rendendola di più facile comprensione al cittadino. “Il lodo gas ha comportato una spesa immediata di 1.400.000 euro e la riduzione della spesa corrente di 200 mila euro. A questi vanno aggiunti 150 mila euro tra perizie e spese legali. Non c’era un soldo accantonato per questa spesa, e nonostante tutto siamo riusciti a fare molte più cose di quelle che il sindaco ha ricordato. Vorrei citare i lavori alla casa del mutilato e l’asfaltatura di strade, oltre alla casa al mare. Abbiamo fatto cose impensabili. Tra i nostri competitors c’è chi non ha avuto lungimiranza. Sapete quante strade avremmo potuto asfaltare con 1 milione e 700 mila euro? Abbiamo attraversato momenti duri e bypassato qualunque tipo di divergenza. Ringrazio chi ci ha sostenuto, abbiamo dovuto mandar giù bocconi amari ma abbiamo sempre agito con buonsenso”.

Marco Poli, assessore al bilancio, ha sferrato il colpo più duro: “Sicuramente quello che lasciamo è un bilancio migliore di quello che abbiamo trovato, non abbiamo avuto bisogno di anticipazioni di cassa, come era prassi negli anni precedenti, per far quadrare i conti. E seppur non potendo contare su quei 200 mila euro anni, abbiamo potuto fare ugualmente tante cose”.

Giuseppina Mussetola, consigliere con delega al benessere animale, ha parlato proprio del suo settore: “Quella del sindaco Bongiovanni è stata la prima amministrazione a dare voce ai diritti degli animali, che mai prima di lui erano stati presi in considerazione. Abbiamo portato avanti iniziative senza mai pesare sul bilancio comunale, attingendo a fondi regionali. Se verrà rinnovato l’incarico a questa amministrazione, continueremo a portare avanti questo tipo di iniziative”.

Infine il tempo di qualche domanda della stampa, dalla tangenziale, opera fondamentale per il sindaco in cima alla lista dei desideri “Opera che vedrà impegnate più amministrazioni”, di una ‘stoccata’ al centro sinistra più Listone da parte di Bongiovanni: “Noi non abbiamo parlato per massimi sistemi e bisogna smetterla di ragionare come se Casalmaggiore possa decidere di ponte, ospedali, ferrovia. Tra sindaci ci siamo riuniti più volte e continuiamo a riunirci e a portare avanti le istanze del territorio. Parlare come se il sindaco di un comune potesse fare qualcosa di più è prendere in giro le persone. Non è sufficente battere i pugni sul tavolo quando le decisioni dipendono da enti superiori, regione e stato, a volte in disaccordo tra loro”.

La campagna elettorale è iniziata ufficialmente. Sarà una sfida dura per i competitors in campo. Ma Bongiovanni e la giunta che lo ha seguito in questi anni continueranno a giocarsela sino in fondo. Promettendo il possibile e cercando di fare in modo poi di realizzarlo.

Nazzareno Condina

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