Cronaca

Case popolari a Casalmaggiore, 23 casi di insolvenza "ma recupero del pregresso migliore del 15%"

Nel frattempo è stata pubblicata la graduatoria per le nuove assegnazioni secondo le domande raccolte fino al 15 dicembre 2018. Si segnala che nelle prime 10 posizioni, 9 nuclei familiari sono di origine italiana e 1 di origine straniera.

CASALMAGGIORE – La Giunta di Casalmaggiore ha deliberato un atto di indirizzo sulla situazione di insolvenza degli inquilini degli alloggi comunali al 31 dicembre 2018, sulla base di un’analisi svolta da un gruppo di lavoro intersettoriale, interno all’ente, che ha esaminato le singole posizioni di inquilini o ex inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Le pratiche aperte sono 23: in 5 casi si tratta di ex inquilini, di cui due trasferitisi all’estero. Per 9 situazioni si è già trovato un accordo che permetta la rateizzazione del debito, in due casi sono persone cui è stata richiesta dai servizi sociali l’attivazione della procedura di amministrazione di sostegno in quanto anziani soli, che non riescono più badare a loro stessi; in 6 casi verrà mandata una intimazione bonaria ad adempiere o rateizzare, mentre in 4 casi sarà attivata la società AreaRiscossioni per il recupero forzoso. Chiaramente in caso di mancato accordo o mancato recupero di somme, è probabile che si attivi la procedura di sfratto.

“Sulla gestione delle case popolari è stato fatto un ottimo lavoro tra il settore servizi sociali con l’assessore Gianfranco Salvatore e i settori bilancio e affari istituzionali – dice il Sindaco Filippo Bongiovanni – negli anni sono state proposte diverse soluzioni all’utenza: molte rateizzazioni sono andate a buon fine e i casi estremi di sfratto sono stati limitati a 5. La percentuale di recupero dei debiti pregressi è passata dal 20%, ereditata a inizio mandato, al 35% del 2018, mentre relativamente all’incasso totale dei canoni, le insolvenze si sono abbassate dal 46,4% al 35,5%. Riteniamo fondamentale seguire la situazione in modo approfondito e costante col giusto equilibrio, senza pesanti forzature, capendo le situazioni di maggior disagio. Tuttavia non siamo nemmeno troppo permissivi, per rispetto a chi ha fatto domanda, essendo in difficoltà, e attende invece da tempo l’ingresso in casa popolare”.

Nel frattempo è stata pubblicata la graduatoria per le nuove assegnazioni secondo le domande raccolte fino al 15 dicembre 2018. La graduatoria ora è definitiva. Su 106 domande di aventi diritto, si segnala che nelle prime 10 posizioni, 9 nuclei familiari sono di origine italiana e 1 di origine straniera.

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