Salute

Ambulatorio Punto Nascite: l'orario è finito, ma una futura mamma ha bisogno e si torna al lavoro

Un episodio singolare che lancia una riflessione: davvero questo Punto Nascite non è sicuro, come suggerirebbero, secondo la politica, i numeri? Davvero è più sicuro essere trasferiti a Cremona, con 40-50 minuti di strada quando va bene?

VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Un episodio non clamoroso come quello della nascita in casa di qualche settimana fa, ma che conferma comunque l’importanza della presenza di un Punto Nascite a Casalmaggiore, e all’ospedale Oglio Po di Vicomoscano per la precisione, anche quando magari non si arriva al momento del parto ma si entra comunque nel percorso che porta alla nascita.

L’episodio in questione si è verificato lunedì sera e coinvolge una giovane coppia di una frazione di Casalmaggiore: la futura mamma non si sente bene e attorno alle 20.30 si reca appunto all’ospedale di Vicomoscano. Qui, dal Pronto Soccorso, particolarmente affollato e un po’ in difficoltà per le molte presenze, indirizzano la coppia verso quello che un tempo era il Punto Nascite, che non ha più la sala parto attiva dal 31 ottobre scorso, come noto, ma ha a disposizione comunque un ambulatorio attivo fino alle ore 20. Orario che però, nel caso specifico di lunedì, è passato da un po’.

Nonostante questo il dottor Gualdi che presidia l’ambulatorio e Anna Stella Vicini, che del Punto Nascite è sempre stata l’anima, nonostante fosse terminato l’orario ambulatoriale, non esitano a rimettersi il camice e a riaccendere le luci di un reparto che, come sostiene chi racconta l’episodio su Facebook, “mai avrebbe meritato di vederle spente”. Senza questo gesto di estrema professionalità (perché non si smette mai di esercitare una professione, in fin dei conti, e medici si rimane anche dopo l’orario di lavoro), la giovane coppia sarebbe stata costretta a trasferirsi d’urgenza a Cremona. Invece la decisione di rimettersi il camice anche al termine della giornata lavorativa, in questo caso, ha fatto la differenza.

Un episodio singolare che lancia una riflessione: davvero questo Punto Nascite non è sicuro, come suggerirebbero, secondo la politica, i numeri? Davvero è più sicuro essere trasferiti a Cremona, con 40-50 minuti di strada quando va bene? Risposte che dovrebbe dare la politica, ma con buon senso e al di là dei calcoli. Ciò detto, la futura mamma ora sta bene e partorirà a giugno: ma in queste occasioni, e nel percorso che porta al parto, la prudenza non è mai troppa. E certi gesti rinfrancano. E lanciano messaggi chiari…

G.G.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...