Cronaca

L'educazione civica si fa in comune: ragazzi della Marconi in visita alla sala consiliare

I ragazzi delle classi quinte della Marconi di Casalmaggiore hanno già fissato la prossima visita, che si terrà ad aprile, e sarà al palazzo della Provincia di Cremona, secondo istituzione in ordine gerarchico. Non si esclude la visita in Regione.

CASALMAGGIORE – Un percorso a gradini, dal basso verso l’alto, per conoscere le istituzioni che ci governano. E per farlo lontano dalla classe, dove la lezione non può che essere teorica, entrando piuttosto nei luoghi di queste istituzioni. Si è così partiti dal comune di Casalmaggiore, dal suo palazzo municipale, dove gli studenti della classe quinta della elementare Marconi, sono giunti tra martedì e giovedì, in due diversi momenti, visitando la sala consiliare, sede principale e fondamentale della politica della città e delle decisioni amministrative che la riguardano.

Una iniziativa voluta dalle insegnanti ma sposata dai ragazzi con grande favore, se è vero che gli stessi si sono dimostrati molto preparati anche alle domande poste dalle docenti e assieme dal sindaco Filippo Bongiovanni, che alle 10 di giovedì ha accolto la classe 5° C, dopo avere fatto lo stesso martedì scorso con le classi 5° A e 5° B. L’idea, come è stato spiegato, è di fare educazione civica in forma diretta, diciamo pure pratica, portando gli studenti di quinta a studiare alcune parti e alcuni articoli della Costituzione Italiana, e poi a conoscere direttamente i luoghi e le stanze in cui la politica si fa.

Tanto è vero che i ragazzi delle classi quinte della Marconi di Casalmaggiore hanno già fissato la prossima visita, che si terrà ad aprile, e sarà al palazzo della Provincia di Cremona, seconda istituzione in ordine gerarchico partendo dal territorio. Non si esclude, peraltro – se sarà possibile ottenere permessi e organizzare la trasferta – una visita a maggio, dunque prima della fine dell’anno scolastico in corso, anche alla sede di Regione Lombardia a Milano. Un percorso a tappe, come visto, una sorta di scalata dal basso verso l’alto, per comprendere in quali sedi determinate decisioni debbano essere prese e a chi competano.

Gli studenti hanno posto domande, preso appunti alla vecchia maniera, con carta e penna ovviamente, e ascoltato le spiegazioni di tipo storico e culturale fornite dal sindaco Bongiovanni, che ha illustrato i quadri, le opere d’arte e i volti che fanno capolino da decenni dalle pareti della sala consiliare, col loro significato. Di fatto una lezione anche di storia – con molti riferimenti di livello nazionale – meno ortodossa di quelle ascoltate in classe, ma non per questo meno efficace. Anzi.

G.G.

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