Il miliziano Isis pentito che ha vissuto a Piadena: "Voglio pagare ma in Italia, in un paese civile"
A settembre 2018 è stato catturato dai curdi e ora si dice pentito: “Ho visto come è questa vita, ho avuto paura delle bombe, avevo paura per me e per i miei figli. Adesso sono pronto a tornare, se decidono di farmi tornare in Italia”.
PIADENA – “Mi ricordo di Piadena, in provincia di Cremona, dove ho vissuto più o meno dieci anni. Sono ancora legato all’Italia, ci penso sempre, penso se e quando tornerò a viverci”. A parlare è Samir Bougana, di soli 24 anni, nato vicino a Brescia ma vissuto a Piadena, poi a Canneto sull’Oglio e ora trasferitosi in Germania. Lì, nella città Bielefeld, è avvenuta la sua radicalizzazione in vista della partenza per la Siria avvenuta nel 2013 per arruolarsi con l’Isis.
Samir è il primo miliziano dell’Isis con passaporto italiano a parlare pubblicamente, lo fa in una lunga intervista pubblicata oggi, venerdì 15 febbraio, sul quotidiano “La Stampa”. Attualmente si trova a Tell Abyad, nel governatorato di Raqqa. A settembre 2018 è stato catturato dai curdi e ora si dice pentito: “Ho visto come è questa vita, ho avuto paura delle bombe, avevo paura per me e per i miei figli. Adesso sono pronto a tornare, se decidono di farmi tornare in Italia”. Tra i suoi ricordi anche le esperienze sportive a Piadena: “Ricordo i miei amici della squadra di calcio con cui giocavo da centrocampista, la Martelli. I miei parenti e amici in Italia non sanno di me: solo i miei genitori sanno”. Samir Bougana racconta anche della sua cattura: “Sono andato con un trafficante, ma lui lavorava nelle forze curde e mi ha consegnato. Spero di uscire da questa prigione: se andrò in prigione in Italia sarà sicuramente meglio”.
Giovanni Rossi