Stazione di Bozzolo, l'obliteratrice torna in funzione, i cessi ancora no. L'ironia di Torchio
A quando la riapertura dei servizi igienici per smentire il motto autarchico “tenete duro!”. Oltretutto anche il bar stazione è chiuso da anni... e ripristinare i caloriferi resecati al muro, per azzerare l’antico adagio “ghèt frèt... tè al cül strèt!
BOZZOLO – C’è chi parla di miracolo, e forse un poco, considerando la voglia di investire nelle disastrate linee ferroviarie della bassa Lombardia, lo è davvero. Dopo tanta acqua passata sotto i ponti (o meglio, tanti treni sui binari) la stazione di Bozzolo ha un’obliteratrice funzionante. Meglio di Casalmaggiore che ancora non c’è l’ha, ma che in compenso ha i cessi in funzione (Bozzolo ad un tal livello di progresso e civiltà non è ancora giunto).
A dare notizia del ‘miracolo di San Valentino’ nella maniera colorita e ironica che gli è solita il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio: “A diversi anni di distanza torna operativa la macchina obliteratrice alla stazione ferroviaria. A quando la riapertura dei servizi igienici per smentire il motto autarchico “tenete duro!”. Oltretutto anche il bar stazione è chiuso da anni… e ripristinare i caloriferi resecati al muro, per azzerare l’antico adagio “ghèt frèt… tè al cül strèt!.” Potremmo così puntare ad un processo di beatificazione ferroviaria…”
Qualcosa si muove, non resta che prenderla in positivo o con ironia. Almeno adesso i pendolari della Cremona Mantova potranno obliterare il biglietto prima di salire sul treno. Per i bisogni corporali dovranno ancora attendere: già di miracoli è difficile averne uno, figurarsi due (o tre, se aggiungiamo il riscaldamento) in tempi così ravvicinati.
Nazzareno Condina