Casalmaggiore, nuovo palazzetto strada percorribile. Bongiovanni: "Si può se pubblico e privato uniti"
L'area prescelta e destinata per la sede è quella del quarto lato della scuola primaria "Marconi", già di proprietà comunale, e già prevista nell'iniziale progetto del plesso scolastico degli anni 2000. Tra tre settimane il tavolo si aggiorna.
CASALMAGGIORE – L’Amministrazione Comunale di Casalmaggiore, dopo essersi aggiudicata un bando destinato alla manutenzione degli impianti, ricevendo un contributo da Regione Lombardia di 500.000,00 euro per la sistemazione e messa in sicurezza della palestra Baslenga, per una spesa complessiva di 650.000,00 Euro, e dopo aver aver vinto un ulteriore bando per l’ampliamento della palestra pallone all’interno della Baslenga di 150mila Euro che sarà raddoppiato grazie al sostanzioso contributo dell’Associazione Atletica Interflumina per 250.000,00 Euro, ora sposta l’attenzione sul nuovo palazzetto dello sport.
Nell’incontro di sabato erano presenti, oltre al Sindaco Filippo Bongiovanni, ViceSindaco Giovanni Leoni e al consigliere delegato allo sport Giuseppe Scaglioni, i rappresentanti delle società sportive che usufruiscono oggi della palestra Baslenga e il managing director di una società che pianifica e gestisce palazzetti sportivi e stadi. L’area prescelta e destinata per la sede è quella del quarto lato della scuola primaria “Marconi”, già di proprietà comunale, e già prevista nell’iniziale progetto del plesso scolastico degli anni 2000.
“E’ sempre stato negli obiettivi di questa amministrazione realizzare un nuovo palazzetto dello sport, dato che ormai le palestre Baslenga, Liceo, Diotti e Marconi non sono più sufficienti per il numero di attività sportive e di società che si sono moltiplicate negli anni, inoltre gli standard richiesti per l’omologazione diventano sempre più stringenti – dice il Sindaco Filippo Bongiovanni – . Dopo la vittoria della VBC Pomì in Champions League, a maggio 2016, andammo in Regione per presentare il loro progetto alla ricerca di soluzioni finanziarie, in quel momento però tra Governo nazionale e Regioni vi erano stati alcuni problemi normativi di rango costituzionale e burocratici che bloccavano queste procedure e quindi il tempo trascorse senza che si potesse concretizzare nulla. Ora con il cambio della Giunta Regionale stanno partendo i nuovi accordi di programma tra Regione e Amministrazioni locali, già giovedì prossimo incontrerò a Milano i dirigenti della struttura programmazione per porre basi concrete alla possibilità di finanziamento”.
“Con le società abbiamo analizzato anche un progetto preliminare, che già l’amministrazione Silla aveva commissionato – spiega il sindaco – per capire se poteva essere adeguato alle esigenze delle società sportive. Abbiamo anche esaminato un progetto più ambizioso presentato dalla VBC Pomì, che aggiorna il primissimo progetto del 2006 di completamento del plesso scolastico. Entrambe le progettualità sono valide, hanno costi diversi e possibilità di gestione e di finanziamento variabili. Alle società è stato spiegato chiaramente che il Comune è prontissimo a fare le propria parte sia finanziariamente che urbanisticamente, ma è chiaro che trattandosi di cifre molto importanti per le casse comunali e di oneri gestionali non indifferenti, anche la componente privata delle società, coi loro sponsor, dovrà essere al fianco dell’amministrazione”.
Ogni società ha espresso il suo punto di vista e le sue esigenze, valutando i pro e i contro di ogni scelta. E ci si è dato appuntamento entro tre settimane per fare il punto della situazione dopo che l’amministrazione comunale avrà approfondito nel dettaglio i progetti e le possibilità di gestione e finanziamento. “Ho trovato dichiarazioni addirittura a partire dal 2007 dei diversi amministratori che si sono succeduti, – conclude il Sindaco Bongiovanni – che non sono riusciti a concretizzare il sogno del palazzetto, soprattutto per ragioni di ordine economico; è un mio preciso obiettivo prima della fine del mandato porre le basi affinché il palazzetto sia realizzato veramente. Solo se l’amministrazione e i privati sono uniti possiamo farcela”.
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