Lettere

"Il rosso e il verde,
quell'insegnamento che
a Gussola arriva dal passato"

da Sante Gerelli, Gussola

Egregio Direttore,
nei giorni scorsi a Gussola , grazie al circolo ARCIbassa propositore di cultura, ho partecipato alla presentazione del libro il ROSSO e il VERDE, alla presenza di una parte dei suoi autori, Azzoni Giuseppe, Massimo Terzi e Marco Pezzoni. Una presentazione coinvolgente, libera, non ingessata da appartenenze politiche, e per questa ragione apprezzata da tutti.

Alcune pagine del libro rappresentano anche il nostro comune , Gussola: IL VERDE l’impegno amministrativo verso l’ambiente , piantumazione di alberi, realizzazione del parco comunale nel cuore del paese ( altre amministrazioni forse l’avrebbero destinata ad area edificabile), costituzione commissione mista tra amministratori e coltivatori per il rifacimento della quasi totalità dei fossi e dei passaggi ( ponti) in quanto era un momento di transizione, dai carri alle ingombranti macchine operatrici.

L’arch. Terzi si è soffermato sulla importanza della presenza di tecnici professionisti che hanno aiutato a pianificare lo sviluppo corretto dei paese, e non da ultimo l’importanza delle commissioni Edilizie, punto di approdo per lo sviluppo degli stessi. Altre pagine hanno riguardato la presenza politica , ovvero IL ROSSO, in queste si parlava del referendum autogestito contro l’istallazione dei missili a Comiso, località della Sicilia.

Su questo punto sono intervenuto, perché i ricordi sono ancora vivi, una esperienza bellissima, a Gussola si era costituito IL COMITATO DELLA PACE, un comitato rappresentativo sia politicamente che socialmente, presidente di questo comitato era un consigliere di minoranza eletto nelle liste della D.C. (quindi di minoranza , dimostrazione dei rapporti che esistevano in quegli anni). A sostegno di questo comitato tanti cittadini, giovani e non giovani, anzi i giovani erano i veri protagonisti, seguirono incontri informativi sui temi che andavamo a chiedere di esprimersi i cittadini, fra le tante iniziative anche una bella manifestazione (fiaccolata) per le vie di Gussola, sotto la neve, ed in piazza ci aspettava un caldo vin brule , mentre sotto i portici del palazzo comunale un gruppo di giovani si era improvvisato gruppo musicale , cantando le canzoni di quegli anni.

Poi siamo passati all’organizzazione materiale del referendum, la federazione del P.C.I di Cremona ci stampò le schede ( nessuno chiese perché doveva essere il P.C.I. a stamparle, anzi vi era stima per l’impegno verso la pace di questo partito ) oggi non sarebbe così, ma forse oggi non riusciremmo neppure a farlo quel referendum, anzi oggi ci si rifugge nel civismo, come se questo fosse il toccasana per combattere i problemi politici-amministrativi.

La preparazione e lo spoglio delle schede avvennero nei locali del Comune ( biblioteca) , ci trovavamo per trascrivere i nominativi di tutti i votanti sui tagliandini delle schede, questi tolti all’atto del ritiro della scheda in modo che fossero anonimi, tanti sono stati i cittadini che in modo spontaneo si sono prestati per questo lavoro , come tanti erano quelli che hanno consegnato le schede ad ogni votante , casa per casa, e che si sono adoperati il giorno seguente per il ritiro di queste , la consegna delle schede veniva fatta dal votante posando la scheda in una scatola di cartone.

Ritengo corretto anche far conoscere il verbale dello spoglio, a distanza di anni ha una certa importanza di serietà.
COMITATO DELLA PACE DI GUSSOLA , 27-11-1983 VERBALE DI SEGGIO
Oggi 27-11-1983 nel seggio formato presso la sala delle riunioni del Comune di Gussola, dovutamente richiesta, con la partecipazione dei seguenti scrutatori: SOMENZI GIUSEPPE (Presidente), BETTINI RUGGERO, ROSI AMOS, FEROLDI GIOVANNI, CAVALIERI VIRGINIO, TOSCHI QUINTO, PEZZI ANGELO, BETTINI GRAZIANO , CERIOLI GIOVANNI, è avvenuto lo spoglio delle schede relativo al Referendum autogestito contro l’istallazione dei missili nucleari a Comiso.

Il lavoro dello spoglio è iniziato alle ore 15 ed è stato ultimato alle 17,30 circa. Il lavoro è stato svolto nella massima compostezza e garantendo sotto tutti gli aspetti le norme del seggio. I risultati sono stati i seguenti: cittadini iscritti alle liste elettorali n. 2343, cittadini che hanno votato n. 2.090 pari all’89,20% degli aventi diritto al voto.

1° quesito : sei favorevole all’installazione dei missili nucleari a Comiso e sul territorio nazionale ?
SI 166 9,03% DEI VOTI VALIDI NO 1672 90,96% DEI VOTI VALIDI Bianche 187 Nulle 49
2° quesito: ritieni che la decisione suprema sulla installazione dei missili nucleari in Italia debba essere presa dal popolo mediante referendum indetto dal Parlamento ?
SI 1561 85,96% DEI VOTI VALIDI NO 255 14,04% DEI VOTI VALIDI Bianche 187 Nulle 49
La differenza dei voti tra la prima e la seconda domanda è relativa a cittadini che hanno espresso solo un voto sulle due domande.

A tarda sera, ricordo che presso il seggio si presentò un graduato per sequestrare le schede e tutto il materiale inerente, credo però che tutto sia ancora situato presso la Casa del Popolo. Capimmo che avevamo compiuto un gesto politico forte. Alcuni giorni dopo mi recai per lavoro presso un cantiere a Cesano Boscone , mi ricordo che quella Cooperativa di abitazione si chiamava LA TERZA VIA ( di Berlingueriana memoria), su un tavolo vedo l’Unità e noto che in prima pagina un titolo cubitale in cui si parlava del nostro referendum, la gioia era tanta, il nostro piccolo paese in prima pagina sul nostro giornale , L’Unità. Poi all’avvenimento si interessò anche Radio Popolare di Milano. La politica era altra cosa rispetto ai giorni nostri.

Mi ricordo che a quei tempi noi comunisti di Gussola eravamo etichettati settari, a queste critiche noi rispondevamo con i fatti , con il coinvolgimento dei cittadini, con la serietà con cui operavamo. Non a caso il P.C.I di Gussola in alcune elezioni politiche raggiunse e superò il 50% dei voti, non a caso la lista P.C.I – P.S.I raggiunse in certe elezioni amministrative il 64-67% dei voti, più di quelli raccolti dai due partiti. Nel 1985, praticamente gli anni di cui stiamo parlando, la lista del P.C.I. si presentò da sola contro un’altra lista che comprendeva tutti gli altri partiti, la lista del P.C.I vinse quelle elezioni, quella era una lista piena di coraggio, con tanti giovani alla loro prima esperienza amministrativa. Ricordare e parlare di questo non significa avere la testa e la mente rivolta al passato, anzi, ci potrebbe aiutare per pensare ad un futuro migliore , fatto più di solidarietà che di ambiguità.

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