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Città dei Bambini, un work in progress con basi solide: tanti i progetti in campo, il 7 riunione in biblioteca

Quest'anno la manifestazione avrà come capofila la FIAB Oglio Po che insieme al Comitato Slow Town, alla Rete Negozi Amici e a Persona Ambiente organizzeranno l'evento. Al momento sono 4 le giornate già sicure, 10, 11, 12 e 16 maggio, in centro e nella frazione di Vicobellignano

CASALMAGGIORE – La Città dei Bambini 2019 sta prendendo forma. Con qualche bella novità ma sempre nel segno di una continuità che l’ha fatta apprezzare negli anni scorsi non solo ai più piccoli, verso i quali tutta l’attività o quasi ruota, ma anche ai più grandi. Attività con le scuole, viabilità e vivibilità, socialità le parole d’ordine anche per quest’anno. Un anno un po’ speciale, perché anche in questa occasione, e ancor più degli anni passati, il mosaico delle iniziative si comporrà a seconda di tutte le realtà che ne vorranno far parte e proporranno qualcosa.

“Giovedì 7 febbraio, presso la Biblioteca si terrà la Riunione Generale della Città dei Bambini 2019. Quest’anno la manifestazione avrà come capofila la FIAB Oglio Po che insieme al Comitato Slow Town, alla Rete Negozi Amici e a Persona Ambiente organizzeranno l’evento. Al momento sono 4 le giornate già sicure, 10, 11, 12 e 16 maggio, in centro e nella frazione di Vicobellignano. La riunione è aperta a tutti, scuole, commercianti e associazioni possono intervenire e proporre nuove attività”.

La Cooperativa Santa Federici parteciperà e sarà patner fondamentale di tutte le realtà associative coinvolte. Come l’anno scorso, e ancor di più quest’anno, saranno parte attiva di servizi e laboratori nelle vie social. “Una collaborazione questa – fanno sapere dal Comitato – a cui teniamo in modo particolare. La Cooperativa è e sarà parte attiva della festa: l’anno scorso il pomeriggio al parco animato dalla Santa Federici era stato uno dei momenti più belli tra tutte le iniziative. Ed anche quest’anno non ci deluderanno”

Vi sarà il gradito ritorno della Pattinata Casalasca organizzata dai Casalma Roller con pattinatori da tutta Italia, la tradizionale Bimbimbici, il bike to school, la giornata dedicata a via Favagrossa, quella ormai classica di via Baldesio e quella che ruoterà attorno al giardino Sartori di via Vaghi. Anche Vicobellignano si sta muovendo, le scuole sono già al lavoro. Ma questo è il programma iniziale: quello definitivo lo si stilerà tra due mesi.

Dibattiti, musica, cibo, giochi, spettacoli (con i casalmattori ma pure la Santa Federici protagonisti) ma anche la stessa incrollabile consapevolezza che una città più vivibile per i più piccoli è una città più vivibile per tutti.

Altra – e bella – anticipazione il Gruppo Persona Ambiente, partner attivo de ‘La città dei Bambini’ ha già fatto sapere che in concomitanza con uno dei giorni sarà a Casalmaggiore il professor Andrea Beseghi del Liceo Scientifico Statale Ulivi di Parma. “Verrà senz’altro – spiega Damiano Chiarini – sabato 9 febbraio a presantare la conclusione del progetto durante la premiazione dei vincitori della nuova edizione del bando. In quella sede definiremo il giorno, da farsi probabilmente il sabato mattina in concomitanza della città dei bambini”.

L’intento – con la collaborazione delle scuole casalasche e con l’esperienza maturata a Parma – è di replicare un progetto tra i più interessanti emersi in questi anni grazie proprio al Bando Umberto Chiarini.

‘Edifici Viventi. Un piano di azione per salvare i Rondoni nei centri storici’. Un progetto, quello presentato dal professor Andrea Beseghi, che è stato attuato da 135 studenti del Liceo. L’obiettivo che i ragazzi si sono posti, quello di condurre una ricerca sul campo, innovativa, altamente cooperativa e orientata alla tutela della biodiversità nell’ecosistema urbano. Attraverso la mappatura della presenza e consistenza numerica di Rondoni, Rondini e Balestrucci nella città ducale, è stata stesa una relazione scientifica messa a disposizione del Comune di Parma.

“Affinché possano essere adottate efficaci misure di salvaguardia”. Misure semplici, illustrate dallo stesso professore, che richiedono (ed è quello che la scuola farà con Parma) la modifica del regolamento di edilizia urbana affinché le ristrutturazioni edilizie avvengano mantenendo inalterato l’ecosistema urbano.

Un progetto – nella linea di tutti quelli presentati in questi anni nell’ambito del bando dedicato ad uno dei padri fondatori dell’ambientalismo – ripetibile in altri centri. Come spiegano loro stessi “I veri destinatari sono cittadini, amministrazione comunale ed ordine degli architetti di Parma e di qualsiasi altra città italiana che abbia un centro storico. Proponiamo un metodo di ricerca e misure di salvaguardia, fondati su restauri rispettosi della biodiversità, trasferibili in tutti i centri storici”.

Coinvolti come patners nell’interessante progetto di Parma il Gruppo Rondoni Italia (gruppo di cui fanno parte personalità ed enti importanti della conservazione della natura, tra cui Fulco Pratesi e il parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano), l’Ente di Gestione Parchi e Biodiversità Emilia Occidentale, ADA Onlus (Associazione donne ambientaliste), Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, LIPU, WWF Italia, WWF Parma, Legambiente, Associazione Liberi di Volare.

Un piano articolato, partito nel settembre 2017 con una fase preparatoria di studio del territorio e che ha visto nel mese di febbraio l’installazione di webcam e nidi artificiali. Ad Aprile poi seminari per gli studenti in Aula Magna, focalizzati sulle tre specie, sugli aspetti metodologici della ricerca e sulla contestualizzazione dell’indagine nell’ambito della conservazione dell’Avifauna urbana e osservazioni sul campo. Entro agosto la relazione scientifica con la mappatura del centro storico, l’elaborazione dei dati e le mappe e le proposte per salvaguardare le specie oggetto dell’indagine e i dati sul monitoraggio dei nidi. Il premio Chiarini servirà ad incrementare il numero di nidi e webcam collegate direttamente ai computer del Liceo e al sito, per osservare e monitorare le cure parentali dei rondoni nidificanti. Un progetto ambizioso che mira a cambiare radicalmente anche la mentalità per fare in modo di salvare i rondoni e le rondini dalla progressiva scomparsa.

Nelle prossime settimane sarà lo stesso Chiarini a cercare di coinvolgere oltre che le scuole medie, i ragazzi del Romani.

Nota ‘dolente’ almeno al momento (le trattative sono in corso, trattative alle quali prendono parte alcuni commercianti della piazza) la possibilità di avviare una fase di sperimentazione in piazza Garibaldi, sperimentazione che preveda un abbozzo di ‘giardino urbano’ e la classica sperimentazione sull’area 30 e 20 curata dall’architetto Matteo Dondé. Il periodo è quello preelettorale, ma ancora si spera che possa essere, quella della sperimentazione in piazza, un’ulteriore tappa della lotta al degrado ed al recupero di ambienti più fruibili per tutti.

Tutto è in divenire insomma. Ma già le basi sono solide e la Città dei bambini 2019 sarà – come sempre – l’evento con il coinvolgimento di persone più importante della città e delle sue frazioni.

Nazzareno Condina

 

 

 

 

 

 

 

 

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