Cronaca

Poste di Vicomoscano, lunghe code e poi la pensione arriva a rate: anziani indignati

Viene dato, al massimo, un piccolo acconto, spiegando che nei giorni successivi vi sarà il rifornimento contanti: ma è anche capitato che l’anziano, tornando in posta, invece dei contanti attesi ricevesse un invito a ripassare nuovamente.

VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Problemi alle poste. Non una novità, penserà chi legge questo articolo: e in effetti le code ci sono sempre (o spesso) e specie nei giorni di ritiro pensione per i più anziani non è semplice armarsi di pazienza. Ma si fa, per carità, perché ormai si è fatta pure l’abitudine. L’episodio che viene segnalato da un paio di residenti della frazione casalese di Vicomoscano, perché è da qui che arriva la protesta, è però ben più grave: in buona sostanza, ferma restando la lunga attesa figlia della presenza di un solo operatore disponibile in diversi giorni della settimana, quando la persona chiede di ricevere la propria pensione e di poter ritirare i contanti, la risposta ultimamente è stata spesso spiazzante: “Spiacente, non ci sono contanti a sufficienza”.

Viene dato, al massimo, un piccolo acconto, spiegando che nei giorni successivi vi sarà il rifornimento contanti: ma è anche capitato che l’anziano, tornando in posta, invece dei contanti attesi ricevesse un invito a ripassare nuovamente. Una sorta di gratta e vinci dove solo il più fortunato viene premiato e gli altri sono costretti a tornare all’ufficio postale: verrebbe quasi da ridere, se non fosse che la questione, trattandosi di pensione e di sostentamento economico, è seria.

Da quanto si è poi scoperto, pare che il problema fosse legato essenzialmente al comportamento non molto professionale di un dato operatore, che è stato sostituito per un normale avvicendamento dalle stesse Poste Italiane, per quanto riguarda la filiale in questione. Certo è che per gli anziani, spesso costretti a uscire più volte di casa e a ritirare a rate la pensione, non è stata una situazione semplice. Anche perché, da quanto si è saputo, lo stesso operatore avrebbe spesso riso in faccia a persone infuriate, che da tempo attendevano il loro turno per ritirare i soldi che spettavano loro. Insomma, un atteggiamento poco edificante che, si spera, non si ripeterà: per saperlo basterà attendere l’inizio del prossimo mese, quando la pensione verrà ritirata. Stavolta – si spera – non a rate….

G.G.

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