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Nuova sfida per Andrea Devicenzi: da marzo affronterà i 1000 km della via Francigena

Come come lo scorso anno anche quest'anno ho deciso di rimanere in Italia. Due i motivi: perché sono più vicino così alla mia famiglia e perché secondo me abbiamo un paese straordinario che merita di essere conosciuto

MARTIGNANA DI PO – Dopo la aver percorso la strada di San Francesco Andrea Devicenzi ha deciso di non fermarsi. In verità nutrivamo pochi dubbi perché la sfida ce l’ha nel sangue. Non una sfida contro qualcuno ma un po’ contro se stesso. Ed anche il ‘contro’ è probabilmente di troppo. Una sfida, come altre già vinte, che lo porterà a mettersi in gioco. Questa volta in maniera solo un poco più soft (4 giorni al mese) ma comunque in maniera probante.

A marzo partirà per affrontare tutta la via Francigena: 1000 km, 11 mila metri di dislivello che affronterà tutti a piedi. Un viaggio con un’alta componente spirituale.

“Dopo dopo l’esperienza dello scorso anno – ci racconta – la mia prima lunga esperienza sul cammino di San Francesco di 500 km sapevo che il cammino mi avrebbe in qualche modo affascinato e anche quest’anno ho deciso di affrontare un altro percorso a piedi. Come come lo scorso anno anche quest’anno ho deciso di rimanere in Italia. Due i motivi: perché sono più vicino così alla mia famiglia e perché secondo me abbiamo un paese straordinario che merita di essere conosciuto. Tra l’altro via Francigena è completamente dall’altra parte dell’Italia e perciò saranno paesaggi tutti praticamente nuovi dal primo all’ultimo chilometro. Ho deciso di fare tutta la via nei suoi 1000 km che partono dal Gran San Bernardo sino a giungere a Roma. Saranno dalle 40 alle 44 tappe. Per tanti motivi non posso e non voglio rimanere lontano da casa per 40 giorni consecutivi e così ho deciso di affrontare questa sfida in una modalità diversa, cioè fare 10 step da 4/5 giorni da marzo a dicembre. Questo per dare la possibilità di godermela per più tempo e di riuscire a studiarla nei minimi particolari, ma soprattutto per dare la possibilità a più persone possibile di rimanere al mio fianco.

L’invito a seguirlo, per una o più tappe, è davvero aperto a tutti. “Quello della condivisione è uno degli aspetti che mi aveva colpito particolarmente nel cammino di San Francesco. La condivisione con le altre persone oltre al silenzio. Lo scopo è quello di continuare il percorso iniziato con il cammino di San Francesco per raccontare storie, cosa che ultimamente mi affascina. Voglio imparare anche a condividere le mie esperienze. Sto seguendo due camminatori esperti nelle loro avventure. Fanno video interviste alle persone che incontrano per condividere pensieri e la cosa mi è piaciuta molto”.

C’è già qualcuno con la tua energia, qualcuno che si è già reso disponibile ad accompagnarti? “Ufficialmente non ho ancora sentito nessuno ed in pochi sanno di questa nuova sfida, a parte Simone Pinzolo che è stato con me il fino ad Assisi dalla Verna lo scorso anno. Inoltre dobbiamo ancora fare uscire il calendario ufficiale. Se qualcuno volesse accompagnarmi non mi dispiacerebbe. Anzi al contrario più siamo secondo me è più più il mio cammino sulla Francigena acquista valore. Vorrei segnalare la soddisfazione mia e di tutto il gruppo di Viaggi in gamba poiché avremo per il secondo anno consecutivo il patrocinio di Radio Francigena attraverso l’amico Alberto Pugnetti, e da quest’anno avremo anche il patrocinio anche dell’associazione Europea delle vie Francigene. E’ una grande soddisfazione”.

Come sempre i tuoi viaggi sono programmati nei minimi dettagli. Ma c’è sempre spazio per quel che accade a prescindere. Ci sarà spazio anche per incontri e dibattiti? “Allora se se me lo propongono ovviamente sì. Io studierò nei minimi dettagli i percorsi e tutte le tappe sono già fissate a differenza del cammino di San Francesco in cui erano fissate in via di massima anche perché era la prima volta dovevo come ancora cominciare a tarare le mie possibilità. Quest’anno seguo l’ottima guida della via Francigena realizzata da Terra di Mezzo, i massimi esperti su questo tipo di percorso. Qualche giorno fa mi hanno regalato la guida mi hanno regalato le loro due guide. Una tecnica ed una un po’ più turistica. I giorni delle tappe sono già tutte fissate dalla partenza, il 14 marzo al 19 dicembre”.

Sarà un’esperienza un po’ diversa dalle altre. “In parte sì. Voglio proprio occuparmi di 4 giorni in 4 giorni ce la faccio 4 giorni di quel che potrò fare. Poi nei restanti 25 studio gli altri 4 successivi. Ci sono tappe che vanno dai 17 ai 33 km di diversa difficoltà, facili, medie ed impegnativa devo dire che mi ha dato una grossa mano sia questa guida che anche che anche il sito della via Francigena perché è veramente tanto dettagliato”.

La via Francigena si legherà anche ad un progetto solidale. Verrà avviata una raccolta fondi a favore delle terapie per Mietta. Sponsor attuali della sfida Parmovo, Quixa, Spas e LaDueDue.

Una nuova sfida insomma, che servirà ad Andrea per testare anche il suo fisico. Perché – anche se ci dice di non anticipare nulla – è talmente entusiasta e pieno di vita il campione di Martignana che ha già in testa la successiva e le successive. Lo ascoltiamo (per questa volta almeno). Ma solo ad ascoltare quel che ha in testa mette i brividi. Siamo sicuri che le farà tutte. Perché Andrea Devicenzi – e non lo scopriamo adesso – ha fatto cose con una sola gamba che a tanti comuni mortali sarebbero precluse pure con 10. Questione di allenamento e di applicazione. Questione di un’imponente massa muscolare che sa guidare alla perfezione. Questione di un’automotivazione che riesce a darsi anche quando poi ha speso tutto e sembra non farcela più.

Ma soprattutto questione di anima. La sua, che giganteggia sempre.

Nazzareno Condina

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