Vigile aggredito, la vicenda di Piero Boldrini da Viadana nella petizione europea per la Polizia Locale
"Dobbiamo chiedere di ridare i diritti ai 60mila poliziotti locali italiani che sono trattati ingiustamente" ha detto Wikstroem che si è impegnata a parlare personalmente del tema anche al presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
BRUXELLES – Da Viadana all’Europa e ritorno. Nel senso che la petizione presentata alla Commissione Petizioni di Bruxelles è partita da un caso avvenuto in pieno comprensorio Oglio Po e ora potrebbe avere ricadute importanti sull’intero territorio nazionale. Protagonista, suo malgrado, di un brutto episodio è stato l’agente di Polizia Locale Piero Boldrini, in forza proprio a Viadana in qualità di assistente scelto, che venne ferito seriamente il 6 ottobre 2012 mentre era in servizio e si è poi ritrovato, come lo stesso ha denunciato, senza alcuna tutela. Boldrini, mentre eseguiva un arresto, venne appunto aggredito e il suo infortunio comportò un intervento chirurgico e 160 giorni di prognosi. Soltanto due settimane fa si è andati a sentenza.
A questo punto, tenendo anche conto delle precedenti petizioni presentate tra il 2016 e il 2017 dal dipartimento di Polizia locale Ospol, di fatto il sindacato con sede centrale a Roma per tutelare i vigili urbani, ecco che Bruxelles ha spedito una seconda lettera al Governo Italiano per chiedere che i corpi della polizia municipale vengano equiparati alle altre forze dell’ordine, in termini di contratto, formazione e ovviamente tutela. Cecilia Wikstroem, eurodeputata svedese che presiede la Commissione Petizioni dell’Eurocamera, ha dunque ascoltato la testimonianza giunta da Viadana, e da Boldrini in particolare (col quale si è complimentato), in merito all’aggressione subita, prima di anticipare l’invio, nelle prossime settimane, di una lettera al Governo e al Parlamento di Roma, “affinché pongano rimedio alla discrepanza di trattamento attualmente esistente tra le forze di polizia”.
Non solo: la stessa Wikstroem non esclude di inviare in Italia una delegazione europea che possa vigilare e indagare sulla questione. Anche la sigla Sulpl aveva spinto nella direzione voluta dalla petizione per un’unione di intenti tra sigle sindacali molto importante. “Dobbiamo chiedere di ridare i diritti ai 60mila poliziotti locali italiani che sono trattati ingiustamente” ha detto Wikstroem che si è impegnata a parlare personalmente del tema anche al presidente del Parlamento Ue, l’italiano Antonio Tajani. Tra gli europarlamentari che si sono espressi favorevolmente in merito alla petizione Eleonora Evi del Movimento 5 Stelle, Alberto Cirio di Forza Italia e Patrizia Toia del Pd: insomma, un sostegno che arriva da più fronti. E una vicenda nella quale Viadana e il comprensorio Oglio Po recitano una parte significativa.
Giovanni Gardani