Formaldeide, la petizione partita dal basso ascoltata a Bruxelles: due le novità da rimarcare
Si è scoperto che entro il 30 gennaio prossimo l’ECHA potrebbe aumentare la stima del grado di pericolosità della formaldeide. Non solo: dal 24 novembre 2019 il Parlamento Europeo darà il via ad un abbassamento ulteriore della soglia di utilizzo.
BRUXELLES – Trasferta europea per i rappresentanti dell’associazione ambientalista Noi Ambiente Salute e per il Movimento 5 Stelle di Viadana. Luigi e Lorenzo Gardini, assieme a Stefano Capaldo, portavoce del Movimento pentastellato, hanno infatti presentato martedì mattina a Bruxelles, durante la riunione della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo la petizione partita dal basso e da Noi Ambiente Salute in particolare per abolire l’utilizzo di formaldeide nell’industria. Nel dettaglio, tra Viadana e Pomponesco vi sono aziende che utilizzano questa sostanza chimica, considerata cancerogena e ad alto impatto, nella produzione del pannello truciolare e non solo. Da qui la richiesta di abolire la possibilità di utilizzare la formaldeide e, non essendo la petizione contro le aziende in particolare, di sfruttare altre sostanze nella catena produttiva per avere un impatto sull’ambiente e sulla salute nettamente inferiore.
Assieme a Luigi e Lorenzo Gardini e a Stefano Capaldo, era presente anche Paolo Bergamaschi, viadanese doc, che ha un impiego all’interno del Parlamento Europeo come diplomatico. Gardini ha voluto ricordato come la formaldeide utilizzata nell’area di Mantova e Viadana costituisca il 12% dell’intera formaldeide utilizzata in tutta Europa, pari a 4 milioni di tonnellate e alla produzione dell’intera metropoli di New York. Eleonora Evi, europarlamentare 5 Stelle, che ha sposato la causa partita dall’associazione ambientalista – Gardini rappresentava anche altre associazioni del viadanese – ha ricordato l’incidenza tumorale o il rischio per quanto concerne la diffusione delle neoplasie in particolare in età pediatrica, ossia sui più giovani.
Due le novità emerse: si è infatti scoperto che entro il 30 gennaio prossimo, dunque entro fine mese, l’ECHA, l’agenzia europea delle sostanze chimiche, potrebbe aumentare la stima del grado di pericolosità della formaldeide, inserendola all’interno del cosiddetto allegato 14. Non solo: dal 24 novembre 2019 il Parlamento Europeo darà il via, per legge, ad un abbassamento ulteriore della soglia di utilizzo di formaldeide consentita. Prima di quella scadenza tutte le grandi aziende che utilizzano questa sostanza sono tenute già a provvedere per non farsi trovare impreparate alla “data x”. Intanto dalla Commissione Petizioni partirà nelle prossime ore una lettera che riassumerà l’incontro di questo martedì, indirizzata ai comuni di Viadana e Pomponesco, a Regione Lombardia e al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Insomma dall’Europa pare esservi un’apertura significativa.
G.G.