San Giovanni in Croce, partono i lavori per la messa in sicurezza della stazione ferroviaria
“Qualche ringraziamento è d'obbligo - chiude il primo cittadino di San Giovanni - all’ing. Guido Favalli che ha redatto la minuziosa relazione tecnica che abbiamo sottoposto a RFI, al consigliere regionale Matteo Piloni, che ha dimostrato sensibilità e interesse"
SAN GIOVANNI IN CROCE – Anni di denunce (almeno 15) ed appelli, anni di parole cadute nel vuoto, mentre quel che restava della stazione di San Giovanni in Croce continuava a destare più di una preoccupazione. “L’edificio della stazione ferroviaria di San Giovanni in Croce, da anni in disuso, versa in uno stato di avanzato ed evidente degrado – ci raccontava il sindaco Pierluigi Asinari nel novembre scorso – e da tempo l’Amministrazione chiede a RFI di intervenire, sin dai primi anni 2000, con sopralluogo seguente dell’Ing. Catalano, fino alla diffida dei Sindaci del territorio, senza ottenere azioni concrete. All’Amministrazione giungono ripetute lamentele degli utenti, intensificatesi negli ultimi tempi, che considerano aspetti quali la sicurezza, l’igiene e l’ordine pubblico”.
Ad inizio novembre si era deciso di provvedere ad un sopralluogo urgente con un tecnico qualificato. Sopralluogo che aveva portato alla luce, ancora una volta il degrado ed il pericolo di quella costruzione. “Gravi ed evidenti criticità” erano state definite in quella relazione a cura del tecnico Guido Favalli. Le conclusioni di quel documento parlavano di “totale e prolungata mancanza di interventi di tipo manutentivo pone seri interrogativi circa il livello di degrado raggiunto; il fatto che la costruzione sia di vecchia data e con essa la tipologia costruttiva e i materiali d’uso, configura come altamente probabile un degrado di tipo strutturale con conseguenti possibili ripercussioni sulla staticità dell’immobile e, in considerazione dell’uso degli spazi immediatamente circostanti, della pubblica incolumità. Non si può non rimarcare, inoltre, come lo stato di incuria strida fortemente con il decoro urbano, tanto per i residenti del paese quanto per i viaggiatori che transitano in treno da San Giovanni.
L’Amministrazione Comunale invita RFI a prendere consapevolezza delle criticità evidenziate e promuovere con sollecitudine opere per una duratura messa in sicurezza e una completa riqualificazione dell’edificio. In caso contrario si vedrà costretta a ricorrere ad altri strumenti per imporre il ripristino delle condizioni di sicurezza, di igiene e di decoro dell’immobile e dell’intorno”.
Oggi, e finalmente, alla stazione di San Giovanni in Croce sono iniziati i lavori. Quell’invito non è caduto nel vuoto. “L’interlocuzione con Rete Ferroviaria Italiana – spiega il sindaco Asinari – divenuta ravvicinata dopo i nostri ripetuti appelli sul degrado della stazione e del suo intorno, si è concretizzata con un immediato stanziamento di fondi nel bilancio RFI 2019 sulla nostra stazione. Dopo i lavori di sfalcio, ora è la volta delle opere di messa in sicurezza e manutenzione ordinaria, che consentiranno all’edificio di presentarsi in condizioni rinnovate. Siamo soddisfatti, anche se questo è solo un primo passo verso la riqualificazione dell’intero scalo ferroviario. A questo proposito abbiamo sottoposto a RFI un’idea progettuale che è stata recepita positivamente e di cui avremo, nel breve tempo mi auguro, un riscontro ufficiale”.
A spiegare l’opera il direttore dei lavori per conto di RFI, geometra Torrice: “Considerato che l’edificio richiede un intervento avente origine da una mancata manutenzione pregressa nel tempo, si deciso di procedere con mirati interventi manutentivi di risanamento, nella fattispecie con il rifacimento completo della copertura e delle facciate esterne, che terminerà con la tinteggiatura e la sostituzione delle persiane esterne. I lavori in oggetto, secondo cronoprogramma, salvo imprevisti, avranno una durata temporale di circa cinque mesi, periodo in cui, nell’esecuzione dei lavori, per quanto possibile, si cercherà di non arrecare intralcio e/o disturbo ai viaggiatori e agli abitanti residenti nel quartiere interessato”.
Alla fine risultato raggiunto: “Qualche ringraziamento è d’obbligo – chiude il primo cittadino di San Giovanni – all’ing. Guido Favalli che ha redatto la minuziosa relazione tecnica che abbiamo sottoposto a RFI, al consigliere regionale Matteo Piloni, che ha dimostrato sensibilità e interesse per il nostro problema, venendoci a trovare per rendersi conto personalmente della gravità della situazione, e al geometra Maurizio Torrice di RFI, che si è attivato per far partire celermente i lavori”.
Nazzareno Condina