Identità Gussolese,
un simbolo che
dice molte cose...
Egregio Direttore
in questi giorni su alcuni quotidiani ho letto che alla prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Gussola si presenterà una lista denominata “Identità Gussolese”, per me (come per Sogni Orestilla) è assai negativamente rilevatore questo simbolo.
Un simbolo che si rifà a periodi non felici per la nostra nazione.
Nella mia vita ho attraversato tantissime campagne elettorali, ho potuto vedere tanti simboli, le tre spighe, i simboli dei partiti nati con la Resistenza, simboli con riferimenti territoriali, il palazzo municipale, il gonfalone del comune, il fiume, e tanti altri riferimenti, ma mai un simbolo che portava al suo interno uno strumento di morte.
Leggo che questa lista vuole rappresentare l’identità Gussolese, ritengo che ogni amministrazione precedente compresa l’attuale abbia voluto operare per i cittadini di Gussola, basta leggerne i programmi e vedere le cose realizzate nel tempo.
Nell’articolo si parla di essere tutti insieme attori principali in una Gussola viva e protagonista, queste affermazioni stridono con il simbolo divisivo che dovrebbe rappresentare questa lista.
Si parla inoltre di inutili divisioni che per troppo tempo hanno inquinato l’aria di Gussola, forse chi ha scritto questa frase non conosce la storia amministrativa di Gussola, una storia fatta di passione, una storia unitaria, seppure partendo da appartenenze diverse. Basterebbe andare a rileggersi i documenti consigliari dal dopoguerra sino alla fine degli anni 90, si capirebbero meglio i rapporti che esistevano tra maggioranza e opposizione.
Gussola è sempre stato un paese dove ha trovato casa la solidarietà fatta di fatti e non di chiacchiere.
Poi certo è arrivata la politica dello scontro, del volere l’avversario a tutti i costi, del creare il nemico, ma questo era in grembo ad altre amministrazioni.
Io confido che la sinistra, il centrosinistra, sappiano dare risposte concrete , non divisive, ma unitarie , che sappiano coinvolgere il maggior numero di cittadini per creare un percorso partecipato, un percorso fatto di proposte , ma soprattutto di ascolto.
Ritengo sbagliato polemizzare per polemizzare, non si aiutano i cittadini a capire le scelte che proporremmo, ma divideremmo il paese in tifosi e non in protagonisti. Certamente è corretto e giusto che i cittadini di Gussola conoscano sino in fondo il significato di quel simbolo, che non è folcloristico, ma è tutt’altro.
“E’ assai nebuloso parlare di identità gussolese. Se fosse una questione campanilistica il gladio non centra niente… nè con Borgolieto, nè con Piazza Piccola intitolata a Pezzali né con piazza Comaschi”.
Amore con la gente che ha caratterizzato la storia di Gussola e per il futuro del paese sarebbe se mai assai meglio rappresentato da una bella colomba della pace.