Treno in ritardo, bus malmesso. Insegnante casalasca: "Così nemmeno in Burundi!"
Basterebbe una brusca frenata per causare problemi: "Credo che ci siano anche in questo caso problemi di sicurezza. Ieri non si chiudevano correttamente le porte. Spesso gli studenti viaggiano in piedi, sino in prossimità delle porte"
CASALMAGGIORE/CREMONA – Se la situazione del trasporto ferroviario sulla tratta Parma Brescia e Piadena Cremona resta non a livello delle normali aspettative, neppure degli autobus ci si può completamente fidare. Prosegue l’odissea dei pendolari. Quella di questa mattina la racconta una giovane insegnante casalasca che lavora in una scuola di Cremona. Lei è una di quelle che treni ne ha dovuti perdere tanti e non per sua volontà. Basta poco, un ritardo di 20 minuti da Casalmaggiore – cosa non rarissima da queste parti quando i treni viaggiano – da Casalmaggiore per perdere la coincidenza da Piadena.
Questa mattina le si è presentata la situazione temuta: “Il treno delle 7.40 da Casalmaggiore era in ritardo di 20 minuti, a quel punto ho optato direttamente per il pullman della KM in partenza da Casalmaggiore per Cremona, come faccio sempre perché comunque non avrei fatto in tempo a prendere il treno a Piadena. Una cerca di fare la scelta migliore e poi ti ritrovi questo. Nemmeno in Burundi!”. Pulman sporco e malmesso, come da foto che la stessa pendolare ci ha mandato, scattate con il suo cellulare. Manca un sedile, sugli altri meglio stendere un velo pietoso.
Una situazione purtroppo già vissuta altre volte, e non è solo lo sporco o le condizioni dei sedili a preoccupare l’insegnante: “Siamo alla follia. I pendolari non vengono minimamente considerati. Ci sono orari del pullman, come quello delle 6.30 da Casalmaggiore a Cremona oppure 13.15, 14.15 da Cremona verso Casalmaggiore in cui tantissimi studenti sono in piedi per buona parte del viaggio”. Basterebbe una brusca frenata per causare problemi: “Credo che ci siano anche in questo caso problemi di sicurezza. Ieri non si chiudevano correttamente le porte. Spesso gli studenti viaggiano in piedi, sino in prossimità delle porte. Non è un bel modo di viaggiare”.
Nazzareno Condina