ANPI Viadana, esposto ai carabinieri e lettera al sindaco per le scritte inneggianti al duce
La nostra città che ha partecipato alla lotta di Liberazione dal fascismo e dall’invasore nazista, non può tollerare questa vergogna e deve impegnarsi affinchè i colpevoli vengano perseguiti
VIADANA – Quelle scritte inneggianti a Benito Mussolini – comparse in via Lisbona e in via Sanfelice – sono contro la legge. E vanno rimosse, oltre che perseguiti i responsabili. Per questo motivo l’ANPI di Viadana ha scritto al sindaco Giovanni Cavatorta inoltrando poi la stessa comunicazione come esposto ai Carabinieri della locale Compagnia.
“L’ ANPI Viadanese – si legge nella missiva – desideroso di perseguire una condotta corretta, legittima e legale, con sdegno, segnala ad un tempo la gravità, l’ illegittimità e l’ illegalità delle scritte diffuse e comparse in Viadana, che esaltano dittature e dittatori passati.
L’ esaltazione di Benito Mussolini, il duce,nell’ ultima scritta comparsa, rappresenta una evidente violazione della XII disposizione di attuazione della Carta costituzionale che vieta la ricostruzione del partito fascista.
La legge Scelba e la legge Mancino sanzionano l’apologia del fascismo quando apologia vuol dire esaltazione del regime, esaltazione dei principi, delle figure che al fascismo hanno fatto riferimento. L’art. 4 l. 20 giugno 1952, n. 645, infatti, punisce «chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo».
Essendo indiscutibile che il fascismo era fondato sull’odio razziale, celebrare un suo esponente con una scritta sui muri integra la fattispecie in parola.
Si sta vivendo in Europa un momento di grande rinascita e sviluppo di ideologie, che fanno leva sugli egoismi e sulle paure di società sempre più precarie, complesse e multiculturali.
Le ideologie che si stanno diffondendo traboccano di odio razzista, che è evidente anche nelle scritte comparse a Viadana. I teppisti quindi, non sono solo responsabili di atti vandalici, ma anche di un reato ben più grave: l’apologia del fascismo. Reato compiuto in modo pienamente consapevole, protetto dal buio della notte.
Non può esservi nessuna confusione tra questi teppisti e chi esprime un’idea avendo la forza ed il coraggio di sostenerla pubblicamente, alla luce del sole. La nostra città che ha partecipato alla lotta di Liberazione dal fascismo e dall’invasore nazista, non può tollerare questa vergogna e deve impegnarsi affinchè i colpevoli vengano perseguiti a norma di legge: a questo proposito l’Anpi Viadanese presenterà denuncia contro gli autori delle scritte vandaliche.
Chiediamo alle Segreterie dei Partiti che si ispirano alla Costituzione Repubblicana, ai Gruppi Politici, alle Associazioni, di manifestare senza ambiguità la più ferma condanna di questi atti. Ringraziamo anticipatamente il Sindaco di Viadana, per l’attenzione che dimostrerà, nel caso provveda a far cancellare le scritte e per i futuri provvedimenti”.
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