Piano degli Orari, critica la minoranza di San Martino: "Scarsa visione del futuro del paese"
"Il Piano - conclude il comunicato della minoranza - è volto a finanziare non nuovi eventi, ma fiere e manifestazioni che si organizzano da decenni d'intesa con le associazioni, l'oratorio o altri soggetti, perché la carenza di fondi tra un po' comincerà a chiuderle".

SAN MARTINO DALL’ARGINE – Sul Piano degli Orari presentato a San Martino dall’Argine non mancano le osservazioni della minoranza guidata dal consigliere Roberto Baschè. “Gli obiettivi indicati dalla Regione Lombardia, su cui si devono fondare i Piani Territoriali degli Orari, sono volti ad armonizzazione gli orari dei servizi pubblici e privati con i tempi di lavoro, al fine di sostenere le pari opportunità fra uomini e donne e di favorire la qualità della vita. Il Piano Territoriale degli Orari si mostra come un pasticcio perché non prevede nulla di nuovo in rapporto a quanto si è fatto negli ultimi decenni, salvo qualche eccezione, e pare redatto al fine di strappare un po’ di soldi alla Regione per rifinanziare attività che non si riesce più a mantenere. Il Piano é proposto unitariamente tra Viadana, Commessaggio e San Martino dall’Argine, tre Comuni distanti tra loro anche decine di chilometri, tutti privi di infrastrutture viarie e quindi difficilmente raggiungibili, privi di interesse turistico escludendo per altro Sabbioneta, seppur con qualche valenza ambientale confinando con il fiume Po o l’Oglio”.
“I tre comuni sono poco attrattivi tra loro – prosegue la minoranza – sia dal punto di vista occupazionale che sul versante del sistema scolastico. Pensiamo che le scuole secondarie di primo grado per noi fanno riferimento a Bozzolo, che è fuori dal Piano, mentre per le secondarie di secondo grado e l’università la direzione è verso Mantova. Sul versante sanitario gli ospedali si trovano nei Comuni di Casalmaggiore e Bozzolo. San Martino dall’Argine aveva tutto l’interesse a raccordarsi con i Comuni confinanti come Marcaria, Bozzolo e Gazzuolo o, diversamente, doveva coinvolgere l’area del bacino dell’Oglio Po. In merito alla pretesa di sviluppare il turismo anche in rapporto con le attività agricole, purtroppo siamo stati facili profeti quando qualche settimana fa abbiamo detto che passare dal Gal Oglio-Po al Gal Terre dei Gonzaga, lontanissimo da noi (Destra Secchia), ci avrebbe separato dai Comuni vicini e dagli enti che si occupano sviluppo rurale (Gal Oglio-Po), ambiente (Parco Oglio Sud) e irrigazione (Consorzio Navarolo) che insistono su questa area”.
“Tutto dimostra che al nostro Comune – spiega la minoranza – non interessa costruire servizi efficienti, ma solo incassare il maggior punteggio dato ai Comuni che presentano la domanda in forma associata e piazzarsi in una posizione favorevole nella graduatoria dei contributi regionali. A confermare la nostra tesi sono i contenuti del Piano fatto già di una sperimentazione un buona parte fallita. Parliamo del coordinamento degli orari scolastici a livello sovra locale, cioè d’intesa con l’Istituto comprensivo di Bozzolo che, fino a questo momento è rimasto lettera morta poiché non ha prodotto alcun risultato. Stessa cosa per quanto riguarda il Piedibus che non ha trovato adesioni delle famiglie e volontari per condurre i bambini. Ora il Comune mette sotto accusa le famiglie giudicandole pigre poiché non si vuole abbandonare l’uso dell’auto per consegnare i figli al servizio di Piedibus, preferendo cosi intasare la strada davanti alla scuola. Se vogliamo essere seri dobbiamo dire che la vera pigrizia è del Comune che non vuole bloccare il traffico dei mezzi pesanti attraverso il paese, che rappresenta il vero problema per le emissioni di gas in atmosfera e un pericolo per l’incolumità dei cittadini. Mancano i volontari? Certo che non tutti sono disponibili a prendersi la responsabilità di condurre dei bambini in giro a piedi per il Paese e li capiamo. Il Comune in alternativa incarichi personale a pagamento”.
“Resta ancora la sperimentazione dei servizi online del Comune per evitare il ricorso tradizionale agli uffici. Non possiamo che approvare questa iniziativa – ammette la minoranza consiliare – ma, per realizzarla occorre il giusto approccio con il cittadino in modo da evitare di parlare per anni e concludere il nulla. Parliamo delle azioni ulteriori che il Piano prevede, come il coordinamento delle date per le manifestazioni che si svolgono nei tre comuni. A parte che ciò che avviene a Commessaggio e Viadana non ha mai prodotto una forte attrazione per la nostra gente, ancora si ignorano i rischi di accavallamento con gli eventi di Bozzolo, Marcaria o Gazzuolo con i quali abbiamo conosciuto problemi in tempi recenti. Apprezziamo invece il coordinamento sovra-comunale dei servizi pre e post scuola anche se il problema si pone principalmente con Bozzolo (solo un gruppetto di bambini giunge dalle nostre elementari da Commessaggio). Sul tema della salute giudichiamo invece veramente misera l’idea di consentire nei giorni 8 marzo e 25 novembre, prestazioni mediche gratuite all’Ospedale Oglio-Po e negli ambulatori dell’area per la prevenzione delle patologie che colpiscono le donne: il problema invece è garantire il servizio in continuità”.
“Tralasciando i temi che riguardano il commercio online (non è materia del Comune perché richiede piattaforme dedicate), ribadiamo che il Piano – conclude il comunicato della minoranza – è volto a finanziare non nuovi eventi, ma fiere e manifestazioni che si organizzano da decenni d’intesa con le associazioni, l’oratorio o altri soggetti, perché la carenza di fondi tra un po’ comincerà a chiuderle. Il problema vero che si pone con questo Piano è di guardare al futuro, non con la temporaneità di una settimana ma per gli anni a venire e progettare il recupero di questo nostro paese che vive tra case puntellate e giovani che scappano nei paesi confinanti a cercare un’abitazione, che si appresta a perdere servizi causa il calo della popolazione. Un calo grave, seppur attenuato dall’arrivo di decine di stranieri, ma questo flusso potrebbe finire e allora sarà una caduta demografica ancora più forte”.
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