Protezione Civile, anche dal comprensorio Oglio Po per l'udienza Papale in Sala Nervi
"La Protezione civile italiana - ha aggiunto il Papa - non smette mai di ricordarci che la difesa della vita umana e la salvaguardia del territorio e delle infrastrutture non avvengono solo nelle emergenze, ma anche e soprattutto nelle attività di previsione e prevenzione".

ROMA – Sono partiti anche dal comprensorio Oglio Po per prendere parte all’udienza dedicata da Papa Francesco, nella giornata di sabato, alla Protezione Civile e ai suoi vari gruppi operanti in Italia. Nella Sala Nervi del Vaticano erano presenti le diverse articolazioni del sistema, rappresentate dalle strutture dello Stato, delle Regioni e Province autonome, dei Comuni, delle organizzazioni di volontariato e delle amministrazioni ed enti che ne costituiscono parte integrante. Dal gruppo “Il Grande Fiume” di Casalmaggiore sono arrivati come rappresentanti Marco Vallari, Valmore Rivieri e Raffaella Zanoni; dal gruppo “Platina” del comune di Piadena invece Fabrizio Pari, Ivan Stefanini e Loris Zanardi.
La cerimonia è iniziata con un momenti di ascolto e di condivisione delle attività messe in campo dal sistema nazionale della, durante il quale sono stati proiettati video e ascoltate le testimonianze di diversi soccorritori appartenenti alle associazioni di volontariato e alle diverse strutture operative intervenute nel corso delle tante emergenze che hanno interessato l’Italia. All’arrivo del Santo Padre, il capo del Dipartimento nazionale, Angelo Borrelli, ha illustrato l’organizzazione e le attività del Servizio, donando alla Santa Sede un ambulatorio mobile.
Papa Francesco ha aperto il suo intervento rivolgendo la sua preghiera alle vittime di catastrofi naturali e di coloro che hanno sacrificato la loro vita per salvarne altre. Ha poi lodato la generosità dei volontari e di tutti coloro che sono impegnati in questo difficile compito, sottolineando l’importanza delle le attività di prevenzione e previsione e della formazione dei cittadini, perché sia in grado di difendere se stessi e gli altri.
“La Protezione civile italiana – ha aggiunto il Papa – non smette mai di ricordarci che la difesa della vita umana e la salvaguardia del territorio e delle infrastrutture non avvengono solo nelle emergenze, ma anche e soprattutto nelle attività di previsione e prevenzione e nella successiva fase di ritorno alla normalità che, malgrado l’impegno di tutti, a volte è più lunga e complessa di quanto si possa immaginare. La missione più importante della Protezione civile diventa quella educativa, per fare in modo che in tempo di quiete ciascun cittadino venga formato per conoscere i luoghi di vita quotidiana e, in questo modo, possa adottare comportamenti che riducano i rischi per sé e per gli altri. In tal senso, sono particolarmente utili le iniziative che vengono svolte nelle scuole con i bambini e i ragazzi, che saranno poi i cittadini e i volontari di domani”.
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