Santa Federici, locali più funzionali grazie al lascito di Rina Luzzara. Ieri la presentazione
La presidentessa del Concass Katja Avanzini ha rimarcato che: "Santa Federici è un patner stretto molto collaborante sui servizi diurni, è per noi nel casalasco un punto di riferimento per la disabilità in generale"
CASALMAGGIORE – Ne è passato del tempo da quell’idea di un manipolo di volontari che facevano riferimento alla parrocchia di Santo Stefano ed alcuni familiari di ragazzi diversamente abili di dare vita a Casalmaggiore ad una struttura che fosse in grado di dare continuità ad un progetto educativo che vedesso i ragazzi con difficoltà membri attivi di una comunità.
Era l’idea di alcuni pionieri che diedero vita (erano gli anni ’80) alla cooperativa. Da quel tempo la comunità è cresciuta, ha ampliato notevolmente gli orizzonti ed accresciuto il ventaglio di proposte, anche con numerosi progetti individuali, ha allargato la proposta dei servizi per l’intera comunità. Un lavoro complesso e difficoltoso quello portato avanti dal personale con il supporto dell’ente pubblico e degli splendidi volontari, oltre che dai familiari stessi. Un lavoro per tanti versi oscuro ai più. Il merito, negli ultimi anni soprattutto, quello in particolare del presidente Alessandro Portesani e – in maniera operativa – di Cristina Cirelli è quello di essere sempre più riusciti ad integrare quella che è la struttura di via Romani con il resto della città. La Santa Federici ed i suoi ragazzi sono dentro quegli ambienti ristrutturati e sono sempre più fuori, nella vita quotidiana della comunità di cui tutti quei ragazzi fanno parte. Così deve essere, e così è.
Ieri pomeriggio, di fronte ad una nutrita presenza di persone ‘delle istituzioni’ vicine alla Santa Federici (tra gli altri il vice sindaco di Casalmaggiore Giovanni Leoni, la prima cittadina di Scandolara Ravara Velleda Rivaroli, il presidente dell’atletica Interflumina Carlo Stassano, il presidente della Fondazione Busi Franco Vacchelli, la vicepresidente della Coop ‘La solidarietà’ Orestilla Sogni, la responsabile del Concass Katja Avanzini) sono stati presentati i lavori portati a termine grazie al lascito testamentario (60 mila euro) di Rina Luzzara. “Mia zia – ha sottolineato la nipote Rachele Bini – quando era in vita era vicina alla Santa Federici, ed ha sempre manifestato la volontà di poter fare qualcosa di più per quei ragazzi. Sono qui non per essere ringraziata, ma per ringraziare voi di quanto riuscite a fare per questi ragazzi”.
Il vice sindaco Vanni Leoni ha portato i saluti del sindaco (impegnato in una riunione a Milano) e dell’amministrazione: “Sono contento di sostituirli con grande piacere. Chi amministra a volte fa fatica a sostenere i percorsi legati alla fragilità. Ma in questa giunta ci sono persone estremamente sensibili a queste esigenze. Santa Federici grazie all’attività svolta negli anni è diventata una realtà fondamentale per tutto il territorio”.
A fare gli onori di casa era stato il presidente di Santa Federici Alessandro Portesani: “Ringrazio tutti per la presenza. Siamo in una sede vecchia ma al contempo nuova, una sede vestita in un modo più funzionale per i nostri ragazzi. Come vedete la sede è piccola per questo tipo di eventi ma quando abbiamo ristrutturato abbiamo preferito pensare alla quotidianità di questi ragazzi più che ad eventi come questi. Oggi sento di poter dire che Santa Federici percepisce forte la vicinanza del territorio casalasco, rappresentato dalle sue istituzioni, dai rappresentanti dei servizi, dagli amici e sostenitori della Santa Federici, da esponenti delle associazioni, dai politici, dai rappresentanti della Chiesa. E’ una comunità che si incontra in questo luogo in una festa grande. La festa di riscoperta del luogo di vita dei nostri ragazzi che è stato rimesso a nuovo grazie ad un generosissimo gesto della signora Rina Luzzara. Credo che questi gesti debbano essere riconosciuti e sottolineati perché sono sempre più rari nella nostra società e rimandano ad una cultura del dono che appartiene sempre meno ai nostri tempi”. L’evento del Natale, per Portesani, è molto simile all’esperienza che gli operatori fanno tutti i giorni con i ragazzi. “Per chi crede Dio ha deciso di incarnarsi nell’essere più fragile”.
La presidentessa del Concass Katja Avanzini ha rimarcato che: “Santa Federici è un patner stretto molto collaborante sui servizi diurni, è per noi nel casalasco un punto di riferimento per la disabilità in generale. Oggi i ringraziamenti più sentiti vanno tutti agli operatori di Santa che oggi festeggiano la loro giornata. Siete una ricchezza importante non solo perché siete delle professioniste, ma perché siete delle bellissime persone, a partire dalla coordinatrice”.
Franco Vacchelli ha parlato di “Mirabile opera” riferendosi al lavoro della Santa Federici. “Ringrazio tutti loro per l’opera degli operatori che si adoperano per migliorare la vita degli ospiti”.
I lavori sono stati resi possibili anche per quel che ci ha messo la Cooperativa ‘La solidarietà’ che ha effettuato le opere a costo nettamente inferiore rispetto al loro reale valore. A rappresentare la cooperativa Orestilla Sogni: “Quando c’è stata data questa opportunità ci siamo sentiti onorati di essere stati coinvolti in un progetto così importante. Questo è un luogo di amore e di solidarietà. Venendo in un luogo come questo abbiamo sempre tante cose da imparare. Il merito di tutto quello che avviene in questo luogo è di chi ci lavora con tanto amore. La cooperativa la solidarietà sarà sempre al vostro fianco se avete bisogno”.
Nazzareno Condina