Cronaca

Autostrada Cremona-Mantova, Regione Lombardia si dice pronta a stanziare 400 milioni

"A fronte dei vari interventi e a fronte della disponibilità di Regione a proseguire con l’opera autostradale, se ritenuta ancora strategica, si è richiesto di capire tempi di realizzazione e risorse certe" spiega il sindaco casalese Bongiovanni.

MILANO – La Regione dice sì all’autostrada Cremona-Mantova ed è pronta a stanziare dei fondi. La decisione è emersa nel corso del tavolo competitività Cremona-Mantova convocato dalla Regione sulle infrastrutture dopo le sollecitazioni delle amministrazioni comunali interessate, ossia quella di Cremona, rappresentata dal sindaco Gianluca Galimberti, e quella di Mantova, con il sindaco Mattia Palazzi. Presenti all’incontro anche i presidenti delle Province e delle Camere di Commercio e i consiglieri regionali dei due territori.

“Si è precisato quanto questo territorio attende investimenti e certezze – spiega il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni presente all’incontro assieme all’omologo di Viadana Giovanni Cavatorta – . Ci si è concentrati sulla autostrada Cremona/Mantova certamente prioritaria, ma che deve ancora essere dettagliata nel piano finanziario (rapporto Stradivaria infrastrutture lombarde della Regione). Se non si farà la Cremona Mantova, laddove ritenuta non sostenibile, vi sono punti certi da portare avanti, quali: la riqualifica territori nell’ambito del raddoppio della Cremona Piadena Mantova, con priorità agli interventi sui territori per togliere passaggi a livello e raddoppi selettivi sulla tratta dove servono; la tangenziale Gronda Nord Casalmaggiore Viadana e la tangenziale di San Giovanni in Croce. A fronte dei vari interventi e a fronte della disponibilità di Regione a proseguire con l’opera autostradale, se ritenuta ancora strategica e a fronte della chiarezza di Regione che ha comunicato che diventerebbe questa prioritaria, facendo slittare al secondo posto tutte le altre dei due territori (salvo entrate straordinarie diverse e salvi gli interventi urgenti che dovessero servire), si è richiesto di capire tempi di realizzazione e risorse certe. Il tavolo è riaggiornato per parlare di tempi e modalità al 22 gennaio”. I passaggi elencati da Bongiovanni sono sostenuti anche da Alessandra Cappellari, consigliere della Lega, che ha indicato anche altre opere più interessanti per il territorio mantovano, oltre alle due che toccano da vicino il comprensorio Oglio Po.

“Posto che il collegamento su gomma con Mantova va migliorato, abbiamo chiesto al presidente Attilio Fontana e ai due assessori, Terzi e Mattinzoli, di dirci una volta per tutte se i soldi per l’autostrada Cremona-Mantova ci sono” spiega Galimberti. “Ci ha detto che ci sono 300-400 milioni che Regione impiegherebbe su questa opera e non su altre, esclusi treni e ponti, che comunque per noi devono rimanere tra le priorità di investimento di Governo e Regione”. Il prossimo step sarà dunque un confronto tra territori e categorie. “Tra un mese ci ritroveremo in Regione sempre con una posizione forte e unitaria. Insisteremo tutti insieme per una chiarezza su investimenti e tempi. Le infrastrutture sono vitali per i nostri territori. Non possiamo più attendere”.

“A Regione Lombardia abbiamo chiesto di chiarire una volta per tutte quali saranno i tempi di realizzazione e le risorse disponibili di fronte ai 400 milioni di euro mancanti – hanno dichiarato i consiglieri del PD Antonella Forattini e Matteo Piloni – e oggi la Regione ha garantito di mettere a disposizione le risorse per avviare l’opera entro 5 anni. Di fronte a questi impegni, economici e temporali, entrambi i territori si sono manifestati compatti nel ribadire la necessità di questa infrastruttura. Se questa tempistica venisse confermata, anche dopo le ulteriori valutazioni che la Regione si è impegnata a fare, soprattutto dal punto di vista tecnico, l’opera diventa prioritaria”.

“Inoltre, è stato comunicato che dal prossimo febbraio la SS10 passerà ad Anas che dunque – sottolineano Piloni e Forattini – diventerà un importante interlocutore, insieme a RFI che sulla linea dovrà realizzare interventi di raddoppio dei binari e di soppressione di alcuni passaggi a livello, opere anch’esse fondamentali per il territorio. Con l’occasione abbiamo ribadito anche le altre necessità infrastrutturali del territorio, tra cui lo stato dei ponti sul Po, il completamento della Paullese, il sistema ferroviario e quello portuale che coinvolgono le due province. Ora non ci resta che attendere i dettagli che ci auguriamo saranno condivisi già nella prossima riunione, prevista per il 22 gennaio 2019, in cui ci attendiamo risposte definitive”.

Tuttavia non mancano le voci contrarie. Come quella di Legambiente, che in mattinata ha manifestato davanti al palazzo della Regione. “No alla Cremona-Mantova, sì alla riqualificazione della ex Strada Statale 10, a nuovi ponti e ad un servizio ferroviario utile ed efficiente”: sono queste le richieste ribadite da Legambiente e dal Coordinamento dei Comitati. La Cremona-Mantova è “un’opera che è sempre più evidente a tutti sia insostenibile sia dal punto di vista ambientale sia  economico-finanziario e data per morta dallo stesso presidente di Infrastrutture Lombarde Spa più per questioni di sostenibilità economica che ambientale” commenta l’associazione. “Mancano infatti i 500 milioni necessari alla costruzione e, come già accaduto per altre infrastrutture, i pedaggi non coprirebbero l’eventuale costo dell’investimento”.
“E’ un film già visto in Lombardia, non è il caso di rimandarlo in onda” dichiarano Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia, e Cesare Vacchelli del Coordinamento dei comitati. “Ci aspettiamo invece dalla politica regionale e dei due territori lungimiranza e coraggio. Mettere in campo una nuova proposta di mobilità finalmente sostenibili e condivisa è la sfida vera per collocare Cremona e Mantova non più ai margini della Lombardia ma in un nuovo baricentro geografico”.

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