Viadana, palestra del San Giovanni Bosco: approvato il progetto definitivo da 1.6 milioni di euro
L’opera sarà finanziata interamente dalla Provincia: per 1 milione 500mila euro con introiti derivanti dall’alienazione di partecipazioni azionarie di Autostrada del Brennero e per 100 mila euro con fondi propri di bilancio dell’ente.
VIADANA – E’ stato approvato con decreto del presidente della Provincia di Mantova il progetto definitivo per la nuova palestra dell’istituto professionale per l’agricoltura San Giovanni Bosco di Viadana. Di 1 milione e 600 mila euro l’importo complessivo per i lavori dell’edificio di via Roma 8. Previsti 244 giorni di attività di cantiere.
Al progetto definitivo è affiancato un progetto complementare per ulteriori opere quali la sistemazione esterna e il campo da gioco, per la realizzazione delle quali sarà possibile utilizzare il ribasso d’asta che verrà offerto in sede di gara per l’appalto dell’intervento. L’opera sarà finanziata interamente dalla Provincia: per 1 milione 500mila euro con introiti derivanti dall’alienazione di partecipazioni azionarie di Autostrada del Brennero e per 100 mila euro con fondi propri di bilancio dell’ente.
L’intervento è stato inserito nel Programma Triennale dei lavori pubblici 2018-2020, e in particolare nell’elenco annuale 2018. L’opera, necessaria per completare la sede dell’istituto non ancora dotato di palestra scolastica, è particolarmente urgente sia per la scuola che per la cittadinanza soprattutto dopo che il crollo del tetto ha reso inagibile il palazzetto dello sport comunale, precedentemente utilizzato anche dall’istituto per consentire agli alunni lo svolgimento delle ore di eduzione fisica come da programmi ministeriali.
“Sappiamo bene – spiega il presidente della Provincia Beniamino Morselli – quanto sia attesa e necessaria la struttura, anche perché siamo davanti a un’opera che doveva essere realizzata già alcuni anni fa. I lavori furono appaltati nel 2011, ma i nostri uffici furono costretti a interrompere il procedimento per i nuovi vincoli finanziari e di bilancio imposti dallo Stato che non consentivano all’ente di garantire i pagamenti dei lavori. Non appena ci siamo trovati nelle condizioni economiche e finanziarie per poter sostenere i costi per realizzare la palestra, abbiamo ripreso l’iter del procedimento consapevoli della necessità dell’intervento”.
L’impostazione progettuale riprende quella già adottata nel 2010 perché ancora attuale: resta infatti la più funzionale alla destinazione d’uso dell’immobile sia per le caratteristiche di inserimento urbano che di resistenza, sicurezza, durevolezza, risparmio energetico e manutenibilità delle opere. Variano i costi per il mutato contesto normativo che richiede oggi prestazioni sensibilmente maggiori da parte dei costruttori e per l’incremento del valore dei materiali. La Provincia ha anche valutato soluzioni alternative con costi più contenuti (strutture leggere prefabbricate) e di più veloce realizzazione, ma non garantendo standard prestazionali adeguati al livello di investimento necessario per un’opera pubblica (tra cui contenimento consumi energetici, livello di confort abitativo e acustico, resistenza in caso di incendio o tentativo di furto, volumi degli spazi realizzati) l’ipotesi è stata accantonata.
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