Il Casalasco unisce le forze: il 23 dicembre maxi protesta dai luoghi simbolo del disagio
Partecipano più associazioni, che hanno unito le forze: il Comitato per la difesa e il rilancio dell’ospedale Oglio Po, il Comitato TrenoPonte Tangenziale, il gruppo Io sto col Punto Nascite Oglio Po e Le ragazze dell’Aperiponte, oltre a Fiab.
CASALMAGGIORE – Una nuova protesta, questa volta totale: non più solo per il ponte, o per l’ospedale, o per i treni. Ma una protesta unica, appunto, che toccherà le tre croci del comprensorio Oglio Po, che nell’ultimo anno ha perso servizi o, nel caso migliore, vissuto disagi enormi legati alla viabilità, alle infrastrutture e alla sanità. Una protesta completa, si diceva, anche nell’unione di intenti che ha portato diverse associazioni del comprensorio a partecipare.
La locandina della manifestazione è già stata pubblicata sui social, dai quali come al solito tutto parte. La protesta si terrà verso Natale, il 23 dicembre per la precisione, ossia una domenica, a partire dalle ore 10. Sarà un vero e proprio tour, o un via crucis se preferite, che porterà tutti i partecipanti a ritrovarsi alle 10.30 in piazza Garibaldi, sotto il comune, centro nevralgico di Casalmaggiore e, in senso simbolico, anche del Casalasco intero. La protesta, dunque, arriverà in piazza, ma partirà dai tre diversi luoghi chiave del disagio: a piedi dalla stazione ferroviaria di Casalmaggiore, da dove passa la famigerata linea Parma-Brescia, e dalla salita del ponte Po, chiuso dal 7 settembre 2017 ossia da un anno e quasi 4 mesi (tanto sarà passato a fine dicembre); in bicicletta, invece, dal piazzale dell’ospedale Oglio Po, altro simbolo del periodo no del comprensorio dopo la chiusura del Punto Nascite. Ciascuna partenza è fissata alle ore 10.
Partecipano, come detto, più associazioni, che hanno unito le forze: il Comitato per la difesa e il rilancio dell’ospedale Oglio Po, che esiste da più tempo di tutte, il Comitato Treno Ponte Tangenziale, nato nel 2017, e ancora il gruppo Io sto col Punto Nascite Oglio Po e Le ragazze dell’Aperiponte (queste ultime organizzarono il 7 settembre scorso, nell’anniversario della chiusura del ponte, la protesta proprio sul viadotto che solca il fiume Po). L’appoggio, però, è giunto anche dalla Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, con la sezione da poco sorta nell’Oglio Po. Un momento di unione importante per alzare la voce: e infatti “Insieme per dire basta” è il titolo dell’iniziativa, che rende al meglio l’idea di un comprensorio stufo soltanto di subire, senza ribellarsi agli eventi e alle decisioni cadute dall’alto.
G.G.